Agostini: : "Crisi idrica, scelte errate"

Luciano Agostini critica la gestione delle risorse idriche da parte della Ciip, sottolineando errori e mancanze nel management e nelle scelte strategiche.

Agostini: : "Crisi idrica, scelte errate"

Luciano Agostini critica la gestione delle risorse idriche da parte della Ciip, sottolineando errori e mancanze nel management e nelle scelte strategiche.

La questione legata alle risorse idriche del territorio è tornata ad attirare le attenzioni. Stavolta a parlare è stato Luciano Agostini, ex parlamentare Pd. "Da tempo conosciamo il problema ma a quanto pare non la soluzione – commenta –. Nel mentre ci troviamo di fronte a un razionamento dell’erogazione dell’acqua con chiusure notturne che oltre a creare disagi ai privati, danneggiano molte nostre aziende specialmente quelle legate al turismo estivo. Deduciamo quindi con rammarico che la nostra Ciip non abbia letteralmente azzeccato niente nel corso degli ultimi anni. Dinanzi alla carenza di risorsa determinatasi dopo il sisma del 2016 il management si sarebbe dovuto primariamente occupare della ricerca di nuove sorgenti mentre invece ha avuto come obiettivo solo quello di trasformare l’azienda in una multiutilty. La Ciip non è nata per fare utili, nonostante questa sia stata la volontà della destra che governa i due comuni che detengono la maggior parte delle quote. Pensando di fare un colpaccio la Ciip ha proposto l’acquisizione di tutte le quote della società Sato dismettendo, per far fronte a tale acquisizione, le quote della società Hydrowatt, la cui mission avrebbe potuto avere un senso anche negli anni a venire e il cui mantenimento aveva certamente il sapore della lungimiranza. Questa mossa ha ricevuto il parere negativo della Corte dei conti che provvidenzialmente ha messo in discussione questa velleità mostrando tutte le carenze di tale operazione anche sotto il profilo giuridico e finanziario. Appare però ridicolo che ad avallare questa operazione, contraddicendo il pronunciamento di un organo terzo, arrivi il presidente dell’associazione degli industriali che invece dovrebbe fare dell’etica dell’associazione il suo baluardo". mas.mar.