Al cimitero tubo rotto da un mese Invece di ripararlo chiuso il rubinetto

Al cimitero tubo rotto da un mese  Invece di ripararlo chiuso il rubinetto

Al cimitero tubo rotto da un mese Invece di ripararlo chiuso il rubinetto

Da un mese circa, il tubo di scarico del lavello nella prima corsia del cancello numero 4 del cimitero di San Benedetto, è scollegato. Anziché eseguire la riparazione è stato chiuso il rubinetto dell’acqua, così tutti sono costretti ad andare nella fontana esterna dove l’acqua arriva in abbondanza e con tanta pressione. Problema risolto, quindi? Niente affatto, poiché la gente, non accorgendosi che il tubo di scarico è scollegato dalla rete, svuota i vasi dell’acqua vecchia nel lavello e finisce con le scarpe in ammollo. Il problema è così avanti nel tempo che in un’ampia zona di pavimento, prima che il liquido finisca nella canalina di scolo protetta dalla grata, ha generato a terra uno strato di incrostazione di calcio e di sporco che sarà difficile da rimuovere. Nello stesso punto, sono anni ed anni che quando piove, dal lato est l’acqua s’infiltra dal tetto e cade sulla sorta di davanzale dove le persone si appoggiano per confezionare la composizione. Ci sono alcune corsie in cui il pavimento non riceve un adeguato lavaggio chissà da quanto tempo. Sono disservizi che si potrebbero evitare con un minimo di attenzione per il proprio lavoro ed è proprio per questo che i frequentatori del cimitero spesso s’indignano. Nessuno chiede grandi impegni, ma piccole cose. Poiché parliamo di cimitero, ricordiamo lo stato di abbandono della parte storica, dove le lapidi sulle tombe, per la maggior parte di privati, cadono a pezzi, ma qui il problema è diverso e coinvolge anche le famiglie.