"Al lavoro di notte: non ci si può lavare"

I disagi di alcuni cittadini: "Bisogna riempire secchi e bottiglie per l’igiene personale, una cosa che nel 2021 è inaccettabile"

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Rubinetti a secco in diverse zone del Piceno già da oggi e i malumori tra le persone coinvolte crescono. "Questa situazione – dichiarano alcuni residenti in Vallata – si sta facendo sempre più difficile. Disservizi e disagi a ripetizione, a scapito degli utenti che negli ultimi anni hanno dovuto sopportare anche l’aumento delle bollette". "Si paga sempre di più – ribadisce Tonino Mustich –, ma i problemi aumentano. Torniamo a casa e non siamo liberi di farci una doccia, perché di notte manca l’acqua. Ci sono persone malate, che non hanno i serbatoi, ma pensate ai disagi che sono costretti a sopportare? C’è chi va a lavoro alle 5 del mattino e riempie secchi e bottiglie per l’igiene personale, una cosa che nel 2021 è inaccettabile, per non parlare dei residui che si formano nelle tubature, di mattino presto l’acqua è gialla e c’è delle ruggine all’interno. Tutte queste particelle finiranno per danneggiare tutte le tubature, soprattutto della caldaia e alla fine chi pagherà? Poi si fa l’appello a bere l’acqua dal rubinetto. Si sentono sempre le solite dichiarazioni: stiamo facendo il possibile, è la situazione che ce lo impone. Gli utenti sanno solo una cosa, che il servizio lo pagano, ma ce l’hanno a metà".

I cittadini pongono l’accento su un altro importante problema: "C’è stata un’estate torrida, come mai la razionalizzazione dell’acqua si decide a settembre? Un problema serio è quello delle perdite, abbiamo tubature colabrodo, impianti obsoleti di 50-60 anni fa, con i vecchi tubi di plastica, nessuno li ripara. Ci sono luoghi dove si sono registrate ben quattro rotture, in quei casi non si procede per la sistemazione della rete, ma si preferisce metterci una toppa e avanti così per anni, per non parlare dei danni provocati. Tutto questo è inaccettabile. Si parla di interventi faraonici, ma poi di fatto abbiamo un servizio che fa ‘acqua’ da tutte le parti. Sarebbe utile mettere mano sui vecchi impianti e risistemarli. Non si può continuare a chiedere sacrifici agli utenti, che ormai sono esasperati da una situazione impossibile e gestita molto male".

Maria Grazia Lappa