Alberi a rischio e allagamenti in strada

Maltignano, intervento sull’Ascoli-Mare dove un fusto stava per cadere. In riviera canaline otturate

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E’ bastata la pioggia delle ultime ore a rendere molle il terreno e appesantire le chiome degli alberi che sono caduti sulle strade. L’ultimo intervento dei vigili del fuoco di Ascoli, il più rilevante, c’è stato ieri mattina sull’Ascoli-Mare in territorio di Maltignano, dove un grosso albero si sarebbe abbattuto sulla careggiata se non fosse stato trattenuto dai cavi della linea elettrica dove si sono impigliati, fortunatamente, i rami. Scattato l’allarme, per opera di alcuni passanti, intorno alle 7 sono intervenuti i vigili del fuoco di Ascoli che hanno provveduto a tagliare la pianta, con la polizia stradale che si è occupata della messa in sicurezza della viabilità. Il problema è stato risolto in meno di un’ora di lavoro. Nella notte di sabato, invece, altri interventi avevano visto impegnati i vigili del fuoco di San Benedetto per la rimozione di altri alberi su strade provinciali e comunali, in territorio di Offida, Ripatransone e Cupra.

E proprio in riviera, ci sono zone della città che alla prima pioggia si allagano perché gli scarichi sono ostruiti. Ieri, verso le 11, benché non piovesse più da ore, la strada e la pista ciclabile a nord del Ballarin erano ancora piene d’acqua mettendo in difficoltà, principalmente, pedoni e ciclisti che facevano sport. Anche passare sul marciapiede non era cosa semplice, poiché le auto in transito, inevitabilmente, finivano per provocare "l’onda". Nella zona, poco più a sud, sono stati eseguiti imponenti lavori di rifacimento della condotta delle acque chiare, ma se le caditoie non vengono pulite da mesi, forse da anni, il problema del ristagno dell’acqua piovana continuerà ad esistere. Ieri si è allagato anche il monumento alla Vela, sul molo sud, dove l’acqua piovana si è raccolta attorno al basamento della struttura, dove ci sono ben tre canaline di scolo. Tutte ostruite. Alcuni cittadini volenterosi, che sono riusciti a trovare una canna tra i massi, restando in equilibrio su un piccolo tronco di legno, hanno cercato di liberare gli scarichi, ma senza successo.