Allarme acqua Ascoli: torna di notte, ma c’è il rischio bollette più care

Il direttore della Ciip: "Acqua in prestito e pioggia ci hanno aiutato. Il sistema in questo momento resta stressato"

Giovanni Celani, direttore generale della Ciip

Giovanni Celani, direttore generale della Ciip

Ascoli Piceno, 13 settembre 2022 - L’allarme acqua è cessato ma non troppo e soprattutto c’è in vista un altro problema legato al prezioso liquido, l’aumento della bolletta. Ne abbiamo parlato con Giovanni Celani, direttore generale della Ciip che ieri ha comunicato la sospensione delle chiusure notturne dei serbatoi avvenuta in alcune zone delle province di Ascoli e Fermo a causa della siccità. Cominciamo della situazione idrica che concede respiro dopo un giugno e un luglio di grande paura. "Alla fine è andata abbastanza bene – commenta Celani – nel senso che abbiamo affrontato una situazione di grave criticità come avvenuto già l’estate 2021. L’acqua necessaria a soddisfare le esigenze della popolazione residente, dei turisti e per tutti gli impiaghi industriali e agricoli non l’avevamo l’anno scorso e nemmeno quest’anno. Abbiamo dato fondo a tutte le nostre risorse: sono stati accesi tutti i pozzi a Capodacqua, l’impianto di Castel Trosino è stato mandato a pieno regime così come quello di Fosso dei Galli a San Benedetto e di Santa Caterina a Fermo".

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Ma c’è stato anche un altro elemento che ha dato una mano preziosa. "Ci siamo fatti prestare una ventina di litri di acqua al secondo dall’acquedotto del Tennacola attraverso l’interconnessione ad Amandola e a San Tommaso di Fermo – spiega il direttore della Ciip – Per i non addetti ai lavori 20 litri al secondo possono sembrare pochi ma tenete conto che una città come Castel di Lama consuma 4 litri al secondo, per cui il ’prestito’ è stato rilevante e ci ha dato una mano seria, in particolare nella costa del Fermano. Diciamo anche che tutto il lavoro che abbiamo fatto per la ricerca delle perdite sulla rete idrica ci ha permesso di recuperare altri 20 litri al secondo. Per cui, pur mettendo in rete dalle nostre fonti un centinaio di litri al secondo in meno rispetto all’anno scorso, siamo riusciti a salvarci".

Eppure le previsioni non erano rosee. "Quando abbiamo cominciato a fare le chiusure temevamo di passare alla fase due, facendone ulteriori. Ci hanno aiutato l’abbassamento delle temperature, il calo della popolazione turistica e la pioggia per l’irrigazione. I cittadini sono stati attenti, va detto, così come accaduto lo scorso anno: i consumi estivi 2021 e 2022 sono stati sostanzialmente identici". Ma c’è da stare attenti comunque ai consumi. "Certamente. Il sistema resta stressato – aggiunge Celani – e una rottura di manderebbe di nuovo in difficoltà, anche perché le sorgenti continueranno a calare fino a novembre".

E l’acqua rossa? "Quest’anno poche segnalazioni, il sistema si è assestato. Ad Ascoli, Villa Pigna e Maltignano stiamo bevendo un mix di acqua proveniente per il 70% dall’impianto di emergenza di Castel Trosino e per il 30% del Pescara". Veniamo al capitolo prezzo dell’acqua. Ci saranno rincari per le bollette così come sono stati annunciati per gas e luce? "Stiamo valutando, ma purtroppo c’è un dato che condizionerà le decisioni che verranno prese. Tutti i nostri pozzi funzionano grazie all’energia elettrica, non vanno più a caduta; la bolletta della Ciip del 2022 in previsione era di 4 milioni di euro, ma abbiamo già dovuto correggere la stima a 11 milioni di euro, su un bilancio Ciip che è di 55 milioni. Un aumento, magari transitorio, non è da escludere, anche se non sappiamo in che percentuale" conclude Celani.