"Ammesse solo manifestazioni statiche". Commercianti, niente corteo

La nota della Questura: "Le modalità sono regolate dal Dpcm". Dopo tante ipostesi gli esercenti rinunciano

Il corteo dei commercianti, programmato per domani alle 18.30, pure se pacifico, non si farà. La Questura di Ascoli ha detto no a qualsiasi tipo di protesta in movimento e si potrà rimanere solo ‘statici’ in piazza. Questo però ridurrebbe l’effetto della contestazione che sarebbe quasi inutile. La proposta ipotizzata al Circolo Piceno alle Tofare l’altra sera invece doveva essere concertata con le Forze dell’Ordine per le modalità, ma in realtà non è neanche stata discussa. Con un comunicato la Questura di Ascoli ha chiarito: "In relazione alle notizie apparse sulla stampa locale – ha scritto il Portavoce del Questore – e sui social network, riguardanti un corteo di protesta ad opera dei commercianti da tenersi nel pomeriggio di domenica 1° novembre, si rappresenta che a tutt’oggi non sono giunte richieste formali di pubblica manifestazione cosi come previsto. Pur assicurando il diritto di manifestare, si rammenta che in questo momento di emergenza epidemiologica da Covid-19 le modalità di manifestare sono regolate dal dpcm del 24 ottobre o che prevende di esecitare tale diritto in forma rigorosamente statica (quindi sono proibiti i cortei) a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le regole sanitarie con uso della mascherina e il mantenimento del distanziamento sociale". Così ieri gli esercenti hanno ragionato sull’opportunità di ritrovarsi comunque in piazza del Popolo per consegnare al sindaco il documento con le loro richieste, poi è tornata alla ribalta anche l’idea di tenere tutti i bar e i ristoranti aperti dopo le 18, rischiando però multe salatissime e denunce penali. Ma alla fine, a meno di ulteriori comunicazioni che arriveranno in giornata, domani non si farà nulla.

Valerio Rosa