Dragaggio del porto, il Movimento Cinque Stelle preme per far valere quanto ottenuto dal gruppo regionale nel corso della precedente consiliatura. A parlare, ancora una volta, è Serafino Angelini, che in una missiva diretta a Pasqualino Piunti cita l’operato dell’ex consigliere Peppe Giorgini a Palazzo Leopardi. "C’è la mozione 444 – scrive il candidato sindaco – ossia ‘Progetto banca delle sabbie e utilizzo dell’ecodragaggio per coniugare qualità ambientale, sviluppo costiero e sviluppo ecosostenibile’. Con questa, le tecnologie più avanzate, senza utilizzo delle obsolete benne, e ad oggi mai prese in considerazione, permetterebbero di non intorbidire le acque, pertanto possibilità di operare anche durante la stagione turistica. Oltre a ciò, consentirebbero di realizzare un dragaggio più duraturo, perché in profondità, nonché un trattamento a bordo dei sedimenti dragati, con separazione degli inquinanti. Senza dimenticare, peraltro, il possibile riutilizzo dei sedimenti per il ripascimento, se giudicati mineralogicamente e granulometricamente compatibili. Infine, non ci sarebbe più alcuna necessità di stoccaggio dei sedimenti dragati, né, ancora peggio, di rigettarli in mare".
La notizia di alcuni giorni fa, che ha visto un’imbarcazione arenarsi al porto di San Benedetto, non fa che dare manforte al pentastellato. "Ancora una volta – conclude Angelini - l’insabbiamento a cui il porto è sottoposto ha provocato un incidente. Da qui, una serie di problemi da risolvere fra cui il grave pericolo di transito per i natanti, la difficoltà di mantenere per un lungo periodo un pescaggio accettabile, le spese altissime per il dragaggio dei sedimenti, ed infine la necessità di luoghi idonei allo smaltimento degli stessi sedimenti che, se non trattati, sono assimilabili a rifiuto, come dimostra la ben nota ‘cassa di colmata’ contigua al molo Nord" conclude il candidato grillino.