Arquata, cibo per animali terremotati. Consegnati 4mila pasti / FOTO

Volontari in azione nelle zone colpite dal sisma. L'iniziativa è promossa dall'associazione Cave Canem di Porto Sant'Elpidio e da Almo Nature

Un volontario In azione

Un volontario In azione

Arquata (Ascoli), 22 maggio 2018 - Tappa nel Piceno per il tour di aiuto e di sostegno alimentare a favore degli animali terremotati. L’iniziativa è promossa dall’associazione cinofila Cave Canem di Porto Sant’Elpidio e da Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità. Dopo aver visitato la provincia di Macerata e di Fermo, il progetto solidale itinerante si è concluso domenica nella zona simbolo del terremoto: Arquata. “Abbiamo voluto a tutti i costi venire in questi territori, quelli in assoluto più colpiti dal sisma. Tra permessi e autorizzazioni, è stata una vera sfida organizzare la consegna in quest’area, ma era impossibile non toccarla - spiega Costantino Finocchi, presidente dell’associazione -. Questa è ancora una zona di guerra con lo spettro del terremoto”.

I volontari hanno consegnato nelle zone di Arquata, Pescara del Tronto e in tutte le piccole frazioni circostanti, una fornitura di mangime pari a 500 chili, una media di circa 4.000 pasti per cani e gatti donati da Almo Nature. In questa zona del Piceno prima del sisma si viveva di poco, piccola agricoltura e piccola economia montana di allevamento e formaggi. Ora non più, ma le persone non possono abbandonare quel poco rimasto. L’iniziativa si propone di portare sostegno non solo ai centri Sae (soluzioni abitative di emergenza), ma di raggiungere anche le persone che vivono coi loro animali nelle tantissime frazioni circostanti, numerose e piccolissime e dimenticate perché difficilmente raggiungibili.

“Con quest’ultima consegna abbiamo raggiunto l’inferno nel pieno cratere. Oltre alla realizzazione delle casette si sono spostate poche pietre e le continue scosse non aiutano i lavori – commenta Camila Arza Garcia, inviato solidale di Almo Nature – Si respira aria di rassegnazione e disperazione perché per le persone è difficile trovare la speranza di un futuro, in una zona che non si sa ancora se potrà tornare a vivere. In tanti sono andati via e hanno abbandonato tutto, inclusi gli animali. È importante far vedere che c’è qualcuno pronto ad aiutare e a dare il proprio contributo per donare un po’ di speranza. Stiamo portando la nostra solidarietà a chi resiste ed è rimasto insieme al proprio compagno animale. Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali, per questo per noi l’importante è sfamarli e agire sulle emergenze con LoveFood”.