Apiario distrutto ad Astorara, le tracce portano a un orso

Indagano i carabinieri forestali. L’animale a caccia del miele mercoledì intorno alle 13: "Era stato già avvistato"

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Orso a caccia di miele a Montegallo? Dopo l’allarme dei residenti sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della forestale di Montegallo per capire se è stato un orso bruno marsicano ad entrato in un’area recintata, nella frazione di Astorara, alle pendici del Vettore, che custodiva un apiario per rubare il miele. L’animale sembra si sia arrampicato sulla rete, non molto alta e poi ha divelto le arnie per rubare il miele. Sul posto i carabinieri forestali, che indagano, ma alcune impronte rilevate sembrano fugare ogni dubbio. La probabile scorribanda dell’orso risale a mercoledì, in pieno giorno, intorno alle 13. I residenti hanno raccontato che a quell’ora i cani hanno cominciato ad abbaiare in maniera strana. "Sembravano essere sulla difensiva. Il mio cane aveva tutti i peli del dorso dritti e abbaiava in maniera strana, digrignava i denti". I proprietari dell’apiario quando sono arrivati sul luogo hanno visto le arnie rovesciate e distrutte: l’animale era riuscito a introdursi nell’area recintata e ne aveva divelte due in cerca di miele. "L’orso marsicano a Montegallo – proseguono i residenti – è stato già avvistato, nella frazione di Palazzo e a Valle Orsara, inoltre anche a Trisungo a giugno dell’anno scorso, le sue scorribande non suscitano grande sorpresa, visto che con la primavera l’animale si è risvegliato e presupponiamo si stia movendo alle pendici della montagna in cerca di cibo e di miele, di cui è ghiotto". Intanto è necessario ricordare alcune importanti regole di condotta in caso di avvistamenti o incontri: è necessario non avvicinarsi mai agli animali, a non seguirli e in generale a evitare situazioni di stress, soprattutto in caso di incontri lungo le strade. I cittadini abruzzesi sono abituati a incontri più o meno ravvicinati con orsi bruni marsicani, specie protetta che vive quasi interamente nei confini di due parchi nazionali, quello d’Abruzzo, Lazio e Molise e quello della Maiella, per i residenti del parco dei Sibillini invece certi incontri risultano rari.

Maria Grazia Lappa