Il sindaco di Arquata, Michele Franchi, era presente ieri mattina a Tufo per l’avvio dei lavori, una modalità che ha plaudito senza riserve. "Si tratta di giornata fondamentale per il rilancio di questo territorio. Iniziare i lavori qui a Tufo è davvero qualcosa di straordinario, soprattutto per la popolazione di questa frazione che ci ha creduto tanto in questi anni, l’hanno dimostrato restando uniti e trovando la soluzione per agire velocemente. Quindi consorziarsi, aggregarsi, è stato un ottimo lavoro che hanno fatto e li ringrazio davvero".
Franchi ha rimarcato che, quando si lavora di squadra, si arriva sempre ai risultati. "Con la Struttura commissariale, con l’USR, con gli uffici tecnici abbiamo lavorato per far sì che questo giorno arrivasse il prima possibile. Ecco, questo è un giorno di speranza anche per gli altri perché, dopo Tufo, ne partiranno altri: abbiamo approvato il programma di tante frazioni e ci auguriamo di darvi delle notizie positive nei prossimi giorni".
L’inizio dei lavori è quello che chiede la popolazione: vedere le gru, vedere le partenze, questo inizio lavori. "Quello che dobbiamo fare è dare la speranza a chi ancora ci crede e ancora siamo in tanti fortunatamente a crederci. Oggi è una giornata di concretezza e di inizio lavori, una giornata – ha aggiunto il sindaco Franchi - che dedico alla memoria del mio predecessore, il compianto sindaco Aleandro Petrucci, che vorrei ricordare perché; quando è venuto il terremoto eravamo insieme e una giornata come questa ripaga degli sforzi che abbiamo fatto tutti quanti".
Carlo Moscati, coordinatore del consorzio proprietari di Tufo di cui è presidente Giuseppe Di Rado, ha sottolineato che "questa iniziativa nasce dalla volontà di tutti i proprietari, insieme a loro ci siamo riuniti, fin dalle prime fasi, per cercare di capire come progettare, tra virgolette, il futuro. È emersa la consapevolezza in tutti che l’unica maniera per uscirne fuori era quella di avere uno spirito unitario".
E seguendo questo spirito, la conclusione è stata che la soluzione migliore era quella di procedere verso un progetto unitario. "Una ricostruzione omogenea di tutta la frazione, affidandoci a un’impresa unica, in modo che la cantierizzazione avvenisse in modo sincronizzato. Questo di Tufo – ha concluso Moscati - è un modello che potrebbe essere replicato benissimo in altre aree del cratere, perché è la soluzione, secondo noi, che permette di avere una ricostruzione più veloce, omogenea e completa".