"Arquata, via le macerie" C’è il piano di demolizione

Ne saranno tolte quasi 12mila tonnellate. Castelli: "Coinvolgiamo i proprietari"

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Un altro passo verso la rinascita di Arquata, a quasi sei anni dal terremoto del 24 agosto 2016. È quanto compiuto, nelle ultime ore, dall’ufficio speciale per la ricostruzione, che ha approvato un piano di demolizione da tre milioni di euro. In altre parole, un volume di 7.434 metri cubi di macerie è pronto a essere lavorato, trasportato, recuperato oppure smaltito. Un peso complessivo che si aggira intorno alle 11.895 tonnellate. Il medesimo progetto prevede anche la realizzazione di uno spazio per ospitare i proprietari degli immobili da demolire. Lo scopo è di garantire il recupero di beni affettivi o di valore, qualora ancora ve ne fossero, sotto le macerie. L’intervento riguarderà ben 24 edifici danneggiati o crollati dopo le scosse. In questo delicato processo, l’ufficio speciale per la ricostruzione, diretto dall’ingegner Marco Trovarelli, svolge il ruolo di soggetto attuatore. Ed in tali vesti, insieme all’ingegner Giuseppe Laureti, dirigente del settore ‘attuazione ordinanze speciali’, ha appena approvato il progetto definitivo ed esecutivo redatto dall’ingegner Sergio Ciampolillo, che prevede la messa in sicurezza, demolizione, rimozione, cernita, trasporto e recupero delle macerie. "Entro qualche giorno verranno affidati i lavori, in linea con i tempi del cronoprogramma che prevede l’inizio delle demolizioni per fine agosto – spiega l’assessore regionale Guido Castelli –. Coinvolgeremo i proprietari in ogni singolo passaggio, come già fatto nella fase relativa alle osservazioni. Riteniamo basilare la partecipazione in quello che rappresenta, comunque, un processo doloroso per chi qui ci viveva e che vuole tornare a viverci, nel più breve tempo possibile". "Siamo davanti ad un intervento di certo complesso, che si sviluppa in un’area piuttosto vasta dai notevoli dislivelli – aggiunge l’ingegner Trovarelli –. La viabilità interna non permette, di fatto, il facile passaggio dei mezzi stradali e da cantiere, per cui saranno realizzate strade alternative tramite materiali di scarto, o materiali misto-stabilizzati e saranno ampliate e ripristinate piccole parti delle antiche vie del borgo. Il materiale proveniente dalle demolizioni, poi, verrà sottoposto ad una accurata scelta, al fine di recuperare eventuali beni affettivi o di valore presenti all’interno delle macerie stesse". Entusiasta il sindaco Michele Franchi. "Per noi è un momento importante perché finalmente si possono affidare i lavori, così come è fondamentale che l’ordinanza speciale per Arquata entri nella sua fase attuativa".