Ascoli e San Giacomo per il Giro "Così rilanciamo i Monti Gemelli"

A maggio la carovana rosa partirà dalle Grotte di Frasassi, poi il circuito cittadino nelle cento torri e l’arrivo in salita a quota 1.100 metri. L’assessore regionale Castelli: "Raccolta al volo l’opportunità"

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L’ultimo arrivo in città del Giro d’Italia è datato 2004, a piazza Arringo, a chiusura della decima tappa di quell’edizione che incoronò Damiano Cunego. Ad Ascoli a tagliare il traguardo per primo fu Alessandro Petacchi, che si mise davanti a tutti al termine dei 138 chilometri da Porto Sant’Elpidio alle Cento torri. A distanza di sedici anni, Ascoli sarà di nuovo protagonista di un arrivo dell’appuntamento ciclistico più importante d’Italia, anche se stavolta il traguardo sarà a pochi chilometri dal cuore cittadino, su quel Monte San Giacomo che, pur essendo in territorio abruzzese, è ascolano d’adozione. Il 13 maggio il Giro d’Italia, partendo da Frasassi, scenderà verso il sud della regione per un percorso di 180 chilometri complessivi che prevederà un circuito finale di circa 12 chilometri intorno ad Ascoli, prima dell’ascesa finale che si concluderà a quota 1.100 metri. L’ufficialità ci sarà soltanto nei primi giorni di febbraio, ma ormai il dado è tratto e Ascoli può esultare per questo importante riconoscimento: l’arrivo di una tappa del Giro è infatti anche un momento per farsi conoscere al grande pubblico, passando sulle reti nazionali con immagini che ormai da qualche anno vanno ben oltre lo sport e diventano un vero e proprio spot promozionale. "Siamo molto contenti – ha detto il sindaco, Marco Fioravanti – di poter ospitare questo appuntamento. Come amministrazione orientiamo i nostri sforzi verso eventi di carattere nazionale e internazionale che possano far conoscere la città. Voglio ringraziare il presidente Acquaroli, gli assessori Castelli e Latini e tutta la giunta regionale per aver portato avanti questa importante iniziativa. Vogliamo ‘aprire’ Ascoli il più possibile e siamo felici che l’arrivo sia in nostra montagna, perché la valorizzazione di questi luoghi è uno degli aspetti su cui stiamo puntando molto".

Proprio Castelli, che ha seguito l’intera vicenda, ha spiegato come si è arrivati alla scelta di Ascoli: "Abbiamo portato avanti un dialogo sia per la Tirreno Adriatico e il Giro d’Italia: abbiamo colto al volo l’esigenza, che ci è stata rappresentata dall’organizzazione del Giro, per un tappa che unisse Emilia Romagna e Abruzzo. La scelta è stata di solennizzare le Grotte di Frasassi nel 50° anniversario della loro scoperta, e l’arrivo in una zona come quella di Ascoli - San Giacomo, anche per rafforzare l’intento di rilancio dei Monti Gemelli che anche il Comune sta portando avanti". Molto soddisfatto anche l’assessore comunale allo sport, Nico Stallone: "Un grande evento sportivo che può essere anche un motore di ripartenza. Siamo felici e orgogliosi di essere stati scelti per una manifestazione così importante. Ad Ascoli lo sport è fondamentale e questa tappa arriva nel momento in cui stiamo investendo tanto su bici, con bike park, ciclocross e velodromo. Sarà l’occasione per far conoscere la città".

Daniele Luzi