Ascoli, "Sono arrivati 27 milioni per l’acquedotto"

L’annuncio del presidente Alati: "Individuata una strategia per finanziare tutta la condotta di Pescara del Tronto"

Il presidente della Ciip Giacinto Alati

Il presidente della Ciip Giacinto Alati

Ascoli, 23 ottobre 2021 - "Sono ora disponibili i 27 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture per i lavori dell’acquedotto e ho certezza che presto arriveranno altri fondi". E’ l’annuncio del presidente della Ciip Giacinto Alati, sottolineando "il grande impegno del segretario generale Erasmo De Angelis e il suo staff tecnico che hanno individuato una strategia per finanziare tutta la condotta del Pescara".

Una somma che fa parte dei 100 milioni complessivi di cui l’opera necessita. "Mi piace sottolineare – continua il presdente Alati – che sono fondi a noi destinati prima del terremoto da chi ha saputo apprezzare il lavoro che sta facendo tutto il personale Ciip, i risultati che ci hanno permesso, tra l’altro, di evitare in momenti di crisi idrica di interrompere l’erogazione dell’acqua nelle ore diurne, garantendola invece a residenti e turisti. Difficoltà non imputabili all’azienda ma, e mi dispiace sottolinearlo, sulle quali c’è chi invece ha cercato e cerca ancora di speculare" aggiunge ancora Alati.

C’è un ulteriore finanziamento che ammonta 6,1 milioni di euro per il sud Marche (ovvero per le provincie di Macerata, Fermo, Ascoli) per l’anello dei Sibillini e per rivedere tutti gli schemi idraulici delle tre zone. La progettazione preliminare è ormai ultimata ed il costo complessivo si aggira approssimativamente sui 300 milioni. "Stiamo cercando di farci finanziare dal Governo Draghi qualcosa di veramente urgente nell’ambito del Pnnr" prosegue l’ingegner Carlo Ianni. E’ previsto infatti un nuovo potabilizzatore con prelievo dell’acqua dal lago di Gerosa e dal fiume Tenna per complessivi quattrocento litri al secondo, così da compensare la perdita di acqua dalla sorgente di Foce di Montemonaco dovuta al terremoto del 2016.

"Si tratta di acqua oligominerale comunque ottima, con caratteristiche chimico-fisiche identiche a quella di sorgente, ma trattandosi di acque di superfice hanno bisogno di un minimo di trattamento, non con il cloro, ma raggi Uv, sedimentazioni, passaggi attraverso vasche, filtrazioni". Il progetto dell’interconnessione prevede poi il secondo tratto da Colleforno, sopra Novele di Acquasanta, sino a Polesio, con metà percorso previsto in galleria. Un intervento che supera i 100 milioni e che per importo e tempi non potrà essere finanziato col Pnnr (che deve essere completato entro il 2026), ma serviranno altri canali. L’acquedotto è stato inaugurato nel 1955 e la durata fisiologica è di cinquant’ anni, ampiamente superata. Il nuovo acquedotto avrà delle ’aspettative di vita’ ben più lunghe. "Verranno utilizzate tecniche e materiali moderni, ma non solo; l’impianto sarà più facilmente accessibile e quindi sarà più agevole fare le necessarie manutenzioni" conclude l’ingegner Ianni.