GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Ast e organici, nuovo appello della Cisl

La situazione del personale sanitario nella Ast di Ascoli raggiunge livelli allarmanti anche per il 2025. A denunciarlo è Giorgio...

La situazione del personale sanitario nella Ast di Ascoli raggiunge livelli allarmanti anche per il 2025. A denunciarlo è Giorgio...

La situazione del personale sanitario nella Ast di Ascoli raggiunge livelli allarmanti anche per il 2025. A denunciarlo è Giorgio...

La situazione del personale sanitario nella Ast di Ascoli raggiunge livelli allarmanti anche per il 2025. A denunciarlo è Giorgio Cipollini (Cisl), che evidenzia una realtà ormai insostenibile, fatta di gravi disservizi, turni scoperti e condizioni lavorative al limite. "La gravissima carenza di personale, in particolare infermieristico, continua a generare disfunzioni organizzative che mettono a rischio la qualità dell’assistenza – afferma Cipollini –. Anche quest’anno l’Azienda è costretta a ricorrere a contratti con agenzie interinali per garantire i turni, dato che le 150 richieste di assunzione a tempo determinato, della durata di soli tre mesi, sono andate pressoché deserte".

Il nodo principale resta la scarsità di risorse. "Lo stanziamento per il lavoro straordinario è del tutto insufficiente – continua Cipollini – Le risorse per le prestazioni aggiuntive sono bastate appena per i primi cinque mesi dell’anno. I coordinatori infermieristici faticano a coprire i turni e spesso sono costretti a sostituire il personale mancante in prima persona". Una condizione che, oltre a stressare gli operatori, compromette l’ambiente lavorativo e la sicurezza dei pazienti. "In molti reparti si lavora in condizioni ambientali pregiudicate. Ogni dirigente è costretto a cercare soluzioni tampone, talvolta con iniziative eterodosse e ai limiti della legittimità, pur di mantenere un livello minimo di assistenza".

Cipollini rivolge infine un appello diretto al nuovo direttore Ast: "Fin dal suo insediamento ha dimostrato sensibilità verso queste problematiche. Ora chiediamo un passo deciso e coraggioso: servono provvedimenti urgenti e strutturali per salvaguardare la qualità della sanità pubblica, ridurre il rischio clinico e fermare la dequalificazione del sistema. Non possiamo permettere che la mobilità passiva continui a penalizzare i cittadini del Piceno".