Il giorno dopo il pareggio contro la Samb, in casa Atletico Ascoli ci si è interrogati sulla bontà del primo punto stagionale ottenuto comunque contro una squadra forte. Detto che il grande caldo ha influito sulle capacità delle due squadre di esprimersi al meglio, l’Atletico Ascoli è sembrato più in palla e più capace di far girare il pallone velocemente alla ricerca del varco giusto per trovare la via della rete. Con Jonathan Ciabuschi in campo dal primo minuto si è preferito alzare il pallone per cercare il suo colpo di testa ma il bravo Johnny stretto nella morsa tra Pezzola e Gennari ha fatto fatica. In realtà il pericolo maggiore creato dai bianconeri è arrivato nei primissimi minuti con palla a terra grazie all’incursione di Minicucci e radente in area dove proprio lo stesso Ciabuschi è stato anticipato d’un soffio dalla scivolata decisiva di Gennari. Con l’ingresso di Francesco Maio nella ripresa il tema del match non è cambiato, e l’altro centravanti è dovuto spesso tornare dietro per partecipare alla manovra. Il tema tattico del match è però ruotato tutto sulla marcatura a uomo a tutto campo di D’Eramo su Vechiarello. Mister Ottavio Palladini, consapevole che l’argentino degli ascolani è la vera fonte del gioco avversario, gli ha piazzato un marcatore fisso, limitandone le giocate. "Dovrò imparare a convivere con queste situazioni – ha dichiarato a fine gara proprio Alejo Marco Vechiarello – e cercare qualche movimento diverso. Il nostro gioco è questo, proviamo ad uscire dal basso e ormai ci conoscono". E in effetti la carenza di occasioni da rete, oltre all’attenta difesa della Samb, è scaturita anche dalla difficoltà di verticalizzare la manovra. E così l’occasione più ghiotta è arrivata nel finale proprio a Vechiarello che, stanchissimo e poco lucido, non è riuscito a calciare con forza dal limite dell’area. Insomma, alla fine il punto conquistato è stato accolto positivamente in attesa di affrontare domenica il secondo derby stagionale contro la neopromossa Civitanovese reduce dal 3-0 subito a L’Aquila.
Valerio Rosa