GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

"Atto dell’Ast, così sono tutti scontenti"

Casini all’attacco dopo la marcia indietro di Saltamartini che prima aveva sospeso il documento poi lo ha dirottato al collegio sindacale

La c. apogruppo del Partito Democratico in Regione Marche Anna Casini

La c. apogruppo del Partito Democratico in Regione Marche Anna Casini

"Oltre ai contenuti di un Atto aziendale che scontenta praticamente tutti, questa vicenda così come è stata gestita fra l’Ast di Ascoli e l’assessorato regionale alla sanità denota un pressapochismo che ha pochi precedenti". E’ molto severo il giudizio della capogruppo del Partito Democratico in Regione Marche Anna Casini su quanto successo martedì quando l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha risposto all’interrogazione del Pd riguardante il documento che dovrebbe tracciare le linee guida del futuro della sanità picena ma che, alla luce di lacune, è stato chiesto di rinviare a dopo la nomina del nuovo direttore generale al posto di Nicoletta Natalini. Saltamartini ha prima sospeso l’approvazione dell’Atto Aziendale, accogliendo di fatto le critiche della minoranza, ma poi ha annunciato l’apparizione del parere del Collegio sindacale che – a suo dire – farebbe superare l’impasse e andare avanti senza attendere il nuovo direttore dell’Ast di Ascoli. "Innanzitutto diciamo non sta scritto da nessuna parte che deve essere acquisito il parere che il collegio dei sindaci, anche perché, siccome la legge è stata fatta a uso risorse, è evidente che non c’è nessuna spesa – attacca Casini – Non c’è scritto né nella legge regionale, né tantomeno nella delibera con la quale sono state approvate le linee di indirizzo per redigere gli atti. Questa è la prima cosa. La seconda – aggiunge Casini – è che comunque, alla luce del fatto che Saltamartini ha fatto sapere che il parere del collegio sindacale è nel frattempo arrivato, ho chiesto un accesso gli atti. Ho chiesto di visionare la proposta di Atto aziendale trasmessa dall’Ast di Ascoli alla struttura organizzativa regionale competente in materia di sanità, con i riferimenti di protocollazione di entrambi gli enti. E poi – aggiunge ancora la capogruppo del Pd in Regione – voglio visionare il sopracitato parere del collegio sindacale dell’Ast". Per Casini e il Pd, l’Atto non è conforme. "Lo hanno anche scritto i sindacati perché non c’è un’analisi di contesto. C’erano linee guida per redigerlo, ma la direttrice Natalini non ha seguito niente e ha firmato il documento il giorno prima di lasciare l’Ast di Ascoli. Tra l’altro c’è un malcontento generalizzato e io – prosegue Casini – ero sicura che avrebbero sospeso l’Atto Aziendale. Quando Saltamartini ha detto che c’era una sospensione, abbiamo tutti pensato che fosse la cosa più giusta da fare perché è uno strumento di programmazione fatto con i piedi, i sindacati lo hanno bocciato, i medici e gli operatori si sono schierati contro. Anche i cittadini capiranno che è un macello" conclude Anna Casini.

Peppe Ercoli