Ascoli, fa gli auguri a Hitler su Facebook. Prof nella bufera

Il post del vice preside dell'Istituto Tecnico Agrario Ulpiani è stato poi rimosso, ma l'ondata di polemiche non si placa. Lui: "Un'incomprensione"

L'istituto agrario Ulpiani

L'istituto agrario Ulpiani

Ascoli, 20 aprile 2018 - Nei guai un professore dell'Istituto Tecnico Agrario Ulpiani di Ascoli Piceno per un post di auguri di compleanno su Facebook. Gli auguri erano rivolti niente meno che ad Adolf Hitler, nato il 20 aprile 1889. "Einhundert neunundzwanzig alles Gute zum Geburtstag Wnsche" si leggeva sul post, vale a dire: "centoventinove volte auguri di buon compleanno". 

Il post è stato poi rimosso, ma l'ondata di polemiche suscitata non si placa. Il docente in questione è Felice Spicocchi, vice preside dell'istituto. 

"Il pandemonio che si è creato ha del surreale - ha scritto poi il prof in una nota - Stamattina mi è venuta la “brillante” idea di fare gli auguri di buon compleanno a Colmar Walter Hahn, artista e fotografo nato il 20 aprile 1889 a BERLINO. Chi conosce l’artista e sa di cosa stavo parlando, ha infatti commentato “tanti auguri allo zio di Berlino” e ho messo anche un like al commento. Dopodiché si è scatenato l’inferno. Non so chi abbia iniziato, ma il mio post è stato travisato, volendo a tutti i costi associarlo al dittatore Adolf Hitler. Per di più nato in Austria, a Branau am Inn e non a Berlino. Forse se avessi scritto 129 volte auguri di buon compleanno “zio” Walter, tutto questo non sarebbe successo …Per di più, se si visita la mia pagina facebook non c’è nemmeno un’immagine legata, né tantomeno inneggiante, a fascismo o nazismo. Non sono di sinistra e lo sanno anche i sassi, ma questo tipo di associazione mi appare forzata e esagerata.

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Tra i primi a segnalare il fatto il responsabile del centro studi del Movimento Animalista Rinaldo Sidoli: "non è diritto di opinione, è revisionismo storico. È dimenticare le stragi naziste. È un insulto alla Memoria e a tutte le vittime italiane morte per mano delle SS". 

Si uspica che la dirigente della scuola "prenda le distanze e organizzi un incontro con i sopravvissuti all'Olocausto per sconfiggere l'ignoranza storica sui crimini perpetrati dal nazismo contro i perseguitati". Il Comitato Antirazzisti Piceni ha scritto immediatamente alle autorità scolastiche, al Miur e al Prefetto di Ascoli Piceno: "L'Italia è una Repubblica democratica ed antifascista e la sua scuola pubblica ha tra i suoi compiti quello di educare al valore e ai principi su cui si fonda la Costituzione di questo Paese. Non deve dunque esistere alcun ruolo pubblico per chi non solo disconosce i principi basilari e fondanti del convivere democratico, ma addirittura manifesta aperta simpatia con l'emblema incarnato della negazione non solo di tutti i principi democratici che ci identificano, ma addirittura dei diritti umani".