Caro bollette, la protesta continua: "Avanti così chiudo la mia attività"

Costi più che triplicati, Luana Ferrari: "Serve un comitato, uniamo le forze: così non si può continuare"

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di Valerio Rosa

Non si placa la protesta per le bollette di energia elettrica e gas, triplicate e oltre. Sono numerose le segnalazioni che continuano ad arrivare al Carlino. Dopo la denuncia fatta dall’imprenditore alberghiero Filippo Olivieri che ha sottolineato la gravità della situazione in tutto il settore, sono tante le attività che rischiano la chiusura a causa degli spropositati rincari. Luana Ferrari, titolare di una attività di vendita di surgelati a Porto d’Ascoli da oltre 18 anni, si è vista recapitare una bolletta relativa al mese di luglio di 5.422 euro dove, quasi come una presa in giro, le si fa anche notare il risparmio conseguito rispetto ai consumi dello scorso anno, altrimenti avrebbe dovuto sborsare quasi 7.000 euro per lo stesso mese, quando a parità di periodo, nel 2021, ha pagato 2.200 euro. La cosa non è piaciuta affatto alla commerciante sambenedettese, che ha scritto al Carlino per chiedere: "Cosa devo fare oltre a risparmiare sui consumi? Devo spegnere i congelatori e i frigoriferi? Devo chiudere l’attività?". "Di certo – ha contunuato la signora Ferrari – se mi arriveranno altre due bollette di questo tenore dovrò chiudere l’attività. Siamo stati abbandonati, ma non possiamo rimanere in silenzio. Dobbiamo fare squadra, dobbiamo farci sentire, in risposta al caro energia, che ha colpito imprese e famiglie di tutta Italia. Le istituzioni, ad oggi, sono rimaste totalmente inerti davanti al ’caro bollette’, lasciando cittadini, piccole e medie imprese e commercianti al loro destino e nelle mani di speculatori nazionali ed internazionali. Sì, infatti, sembra che i mostruosi rincari siano legati non a problematiche eo maggiori costi di approvvigionamento, ma ad una vera e propria speculazione finanziaria, vedi incremento Eni del primo semestre 2022 pari ad oltre 7 miliardi. Dobbiamo far arrivare al Parlamento ed al Governo la nostra voce, visto che l’incontrollato aumento dei costi dell’energia elettrica e gas non solo sta prosciugando i nostri ricavi ma, sicuramente per le piccole imprese, rappresenta una vera e propria condanna a morte. Dobbiamo unirci tutti, commercianti e imprenditori anche di altre città, che hanno la forza di reagire a questo caro-energia in un comitato di protesta, pacifico naturalmente, ma che faccia arrivare al Governo il malumore e lo stato di profondo malessere e sconcerto di tutti noi italiani. Siamo accomunati da un problema serio – ha concluso la signora Luana Ferrari – completamente ignorato dalle forze politiche. A questo punto, non si può neanche aspettare il nuovo Governo. Bisogna risolvere prima possibile il grande problema che sta affliggendo tutti gli italiani, famiglie e aziende".