Il progetto del Ballarin passa il vaglio del consiglio. Un po’, si dirà, come il pesce de ‘Il vecchio e il mare’: spolpato, dopo un percorso a dir poco travagliato. Infatti, molti elementi che erano stati inclusi nella presentazione dello scorso novembre, ad opera dell’architetto Guido Canali, oggi sono stati stralciati. È quanto si è appreso nel consiglio comunale di ieri pomeriggio, ma non finisce qui: durante la seduta è emerso che l’amministrazione ha chiesto una proroga per l’assegnazione dei lavori. Non una buona notizia: ciò significa che il finanziamento Pnrr potrebbe essere in forse. A mettere in chiaro cosa preveda l’elaborato attuale è stato Tonino Capriotti: il vicesindaco ha riferito che i lavori al Ballarin determineranno delle variazioni ai volumi ora esistenti. In altre parole saranno abbattute le curve nord e sud, nonché la tribuna est. Sarà quindi prevista una struttura museale più due altre aree polifunzionali. La discussione si è scaldata nel momento della replica da parte della minoranza, soprattutto di Giorgio De Vecchis: "Il comune ha chiesto una proroga, e questa ci deve essere accordata – ha dichiarato il consigliere del gruppo misto – altrimenti non ci sono i tempi tecnici per iniziare i lavori e si perde il finanziamento. A suo tempo si decise di chiamare un archistar, facendo il passo più lungo della gamba, e infatti non si è tenuto conto che quella è un’area strategica. E ora non è detto che la montagna riesca a partorire il topolino".
L’opera che dovrà essere affidata entro fine luglio avrà un valore di 2.684.000 euro, di cui 2,2 per soli lavori. La dottoressa Aurora Bottiglieri ha sottolineato come nel progetto, che include solo una porzione della metà campo sud, non sia presente il laghetto, la fontana e nemmeno il pergolato. Nessuno sconto viene accordato dalla minoranza, nemmeno da Luciana Barlocci: "Per portare a casa un progetto decente serviranno altri 800mila euro – ha detto la consigliera – questa, invece, è solo una piccolissima parte di quanto si era deciso di fare". Chiusura affidata a Lorenzo Marinangeli, da sempre attivo sul tema: "Questa amministrazione è partita in ritardo e con idee confuse, tanto che si è optato per un archistar per mettere d’accordo la città – ha concluso il leghista – Poi le cose non sono andate così, perché in un momento successivo si è arrivati al progetto preliminare con l’abbattimento della curva sud. In commissione abbiamo capito che i soldi non basteranno, perché si arriverà a realizzare il progetto solo fino a metà campo".
Giuseppe Di Marco