Grottammare, bambina travolta sul lungomare. Incastrata la ciclista pirata

Si tratta di una ragazza di Grottammare che lavora in uno chalet

I militari sono riusciti ad identificare la donna che ha investito la bambina ed è poi fuggita via

I militari sono riusciti ad identificare la donna che ha investito la bambina ed è poi fuggita via

Grottammare (Ascoli), 18 agosto 2018 - E' stata identificata la ciclista ‘pirata’ che, domenica pomeriggio, ha travolto una bambina di 4 anni sul vialetto della Repubblica, parallelo al lungomare centrale di Grottammare. Si tratta di una ragazza del luogo già nota alle forze dell’ordine, di 27 anni, che è stata identificata e denunciata dai carabinieri per omissione di soccorso. Dagli accertamenti è emerso che sul vialetto, ritenuto inizialmente solo isola pedonale, in realtà non c’è alcun divieto e, nelle carte comunali, figura come pista ciclopedonale, quindi autorizzato al transito delle biciclette, ma con la dovuta attenzione, trattandosi di una strada con transito promiscuo.

L’Iidentificazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione fra i familiari della bambina, in particolare il papà che, subito dopo l’accaduto, lanciò sui social un appello alla donna che aveva investito la sua piccola a presentarsi ai carabinieri. Il padre della bimba aveva fornito anche un’accurata descrizione della ciclista e della stessa bici che aveva, da passeggio nera e da donna. Tra la famiglia della piccola vittima dell’incidente e il comando della stazione dei carabinieri di Grottammare, nei giorni successivi l’incidente, c’è stata una continua osmosi di informazioni che hanno portato a stringere il cerchio attorno alla ragazza che, dopo aver travolto la bambina, scappò dicendo a chi aveva cercato di bloccarla e di inseguirla, che doveva andare a lavorare. E’ su questo particolare che si sono concentrate le ricerche degli investigatori dell’arma e l’attenzione dei familiari della piccola.

Sono stati fatti appostamenti, sono stati sentiti testimoni, sono stati diffusi elementi descrittivi della giovane donna (che nega ogni addebito) con le braccia tatuate, con il particolare divaricatore sul lobo di un orecchio e via dicendo che, alla fine, hanno portato alla identificazione della ciclista che, realmente, lavora in uno stabilimento balneare nella zona nord di Grottammare.

Per quanto riguarda la bambina, che nell’incidente subì la frattura esposta di tibia e perone e che fu trasferita all’ospedale ‘Salesi’ di Ancona per gli accertamenti, ora sta bene, anche se è vittima di un forte trauma. I medici dell’ospedale dorico, eseguendo una trazione, sono riusciti a riallineare il piccolo arto che poi è stato immobilizzato con una ingessatura. Ora la bambina è tornata a casa, con i genitori, che sono ancora scossi per l’accaduto.