
Continua a complicarsi, la vicenda della Bambinopoli. È stata fissata al 16 ottobre, l’udienza in Consiglio di Stato per il...
Continua a complicarsi, la vicenda della Bambinopoli. È stata fissata al 16 ottobre, l’udienza in Consiglio di Stato per il ricorso contro la sentenza del Tar che ha respinto l’impugnazione di Alexandra. La ditta infatti aveva partecipato al bando per l’assegnazione del bene ma dopo sette mesi era stata esclusa, assieme a Papillon, dalla gara che quindi era stata dichiarata deserta. La questione pertanto verrà decisa dall’organo di rilievo costituzionale ma la riqualificazione della Bambinopoli, a questo punto, potrebbe seguire un percorso tortuoso.
A maggio, infatti, il comune ha indetto una nuova gara per l’affidamento del bene sito nella pineta di viale Buozzi. La gara riguarda la concessione dell’area di 2.895 metri quadri che ospita il manufatto da adibire ad attività di somministrazione di alimenti e bevande, con pedana, una piccola pista per go-kart e altri giochi. La struttura, stando ai criteri dettati poco prima fa dall’ente, può essere demolita e ricostruita, ma in ogni caso al concessionario non verrebbe riconosciuto alcun indennizzo per interventi realizzati al termine del periodo concessorio, né nel caso in cui la concessione si risolvesse anticipatamente per motivi che dipendono dallo stesso concessionario.
Il punto è tutto qui: in questi mesi la Bambinopoli dovrebbe essere affidata a un nuovo gestore, che quindi potrebbe anche partire con lavori di restyling. Se però nel frattempo il comune perdesse il ricorso, la procedura verrebbe annullata e in quel caso la gestione della Bambinopoli, con tutta probabilità, passerebbe ad Alexandra. Insomma, una situazione dall’esito incerto, ma il rischio è che area e manufatto debbano attendere altro tempo prima di tornare a disposizione della comunità.
Tornando al bando, sono state previste specifiche destinazioni anche per l’area esterna. Banchi, mobili e altre attrezzature per il servizio alla clientela potranno occupare fino a un massimo di 300 metri quadri, mentre gonfiabili o altre piccole e medie attrazioni dovranno restare in un’area di 200 metri quadrati. Quindi i restanti 2mila metri quadri dovranno essere lasciati alla fruizione libera e gratuita. Infine, la minipista potrà anche essere smantellata. La concessione durerà 10 anni, con possibilità di proroga semestrale ed opzione di rinnovo biennale: avrà un valore a base d’asta di 13.270 euro annuali. A pesare, nell’offerta, saranno anche le proposte di riqualificazione estetica e funzionale del chiosco e dell’area attorno al manufatto.
Giuseppe Di Marco