Rotella, assalto al bancomat. Bottino di 7mila euro

E' accaduto questa notte. Possibile collegamento con i colpi avvenuti nell'ultimo mese

Indagano i carabinieri

Indagano i carabinieri

Rotella (Ascoli), 18 maggio 2019 - Ancora un assalto al bancomat, questa volta nel piccolo borgo di Rotella, dove questa notte i banditi sono riusciti a portare via un bottino di 7mila euro. Erano circa le 4 del mattino quando è avvenuto il fatto. Un forte boato è risuonato nel paese e ha messo in allarme il circondario di via delle Frazioni 22, dove si trova lo sportello automatico della Banca del Piceno Credito Cooperativo, fatto esplodere e poi depredato del contenuto.

Non appena è scattato l'allarme, i carabinieri della compagnia di Ascoli e i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale sono intervenuti tempestivamente, ma i ladri, che hanno agito con estrema prontezza, si erano già dileguati facendo perdere le loro tracce. Dopo aver effettuato i rilievi, i militari dell'arma hanno subito dato il via alle indagini, che terranno sicuramente conto della serie di colpi messi a segno nell'ultimo periodo.

Tante sono infatti le coincidenze che legano tra loro i vari assalti avvenuti nel mese di aprile e di maggio, l'ultimo dei quali portato a termine a Ripatransone appena 3 giorni prima dell'assalto al bancomat di Rotella. Era la notte del 14 maggio quando, intorno alle 2,30, i banditi hanno fatto esplodere il lo sportello automatico della Carifermo con la classica tecnica 'della marmotta', operazione fruttata ben 20mila euro. Le stesse modalità di azione sembrano aver guidato i banditi che lo scorso 17 aprile hanno assaltato il bancomat di Comunanza, sempre nella filiale della Carifermo, colpita anche 10 giorni prima a Porto D'Ascoli, in via della Liberazione.

In quel caso, i malviventi sono riusciti a fuggire con un malloppo di ben 30mila euro. A sostegno delle indagini, oltre alle impronte digitali, ci sono anche alcune immagini riprese dalle telecamere, che potrebbero rivelarsi determinanti per la risoluzione del caso. L'ipotesi, infatti, è che possa trattarsi della stessa banda, anche perché alla base sembrerebbe esserci un'oculata ricerca di bancomat di vecchissima generazione.

In tutti i casi, infatti, a finire nel mirino dei banditi sono sportelli datati e dunque sprovvisti della cellula di sicurezza vincolata fisicamente al muro in dotazione ai nuovi apparecchi. Nel caso di Rotella, poi, il bancomat non era neppure incassato nel muro, ma collocato all'interno di una colonnina staccata dall'edificio. E' quindi bastato rompere il vetro per accedere direttamente al danaro contante contenuto all'interno.