Banda del bancomat tra Ascoli e Fermo, ritrovata l’auto

San Benedetto, è stata abbandonata in fondo a una strada sterrata. I carabinieri indagano su una serie di colpi

Il mezzo è stato notato da un residente

Il mezzo è stato notato da un residente

San Benedetto, 7 novembre 2022 - Ritrovata nel tardo pomeriggio di sabato e recuperata ieri mattina, la Ford Focus rubata il 28 ottobre a Pedaso e usata la stessa notte per compiere il furto del bancomat della Banca del Piceno, filiale di Stella di Monsampolo. È stata rinvenuta da un residente della zona di Monte Acquilino a San Benedetto del Tronto, in fondo a una strada sterrata. La vettura è chiusa e dentro si vede paglia stesa sui sedili e l’abitacolo invaso di polvere bianca, non si sa ancora di quale sostanza si tratti. A prima vista sembra polvere di un estintore o addirittura calce.

Fermo, doppio furto in banca nella notte

Non è da escludere che la banda volesse bruciare l’auto per cancellare ogni eventuale traccia che potesse ricondurre gli investigatori all’identità dei suoi membri. Probabilmente gli stessi delinquenti che hanno compiuto molti colpi ai danni di istituti di credito sul territorio a cavallo fra Ascoli e Fermo. Ieri c’è stato molto lavoro per i carabinieri che hanno eseguito una serie di sopralluoghi su e già per la campagna, per i vigili del fuoco e per i soci del Club Official ’No Limites 4X4 off road’, di cui è presidente Luigi Chiappini, sul posto con il suo fuori strada.

Con il coordinamento di Roberto Capocasa, della Recfer Group, dei vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto e dei carabinieri, i fuori strada sono riusciti a scendere a valle lungo l’impervia stradina, inzuppata di pioggia con solchi di mezzo metro, ed a riportare la Ford Focus sul piano stradale. Ora la vettura è stata affidata al deposito dell’Aci e messa a disposizione degli investigatori che stanno lavorando sul furto del bancomat, rinvenuto e recuperato in contrada Forola di Monteprandone la sera del 3 novembre. Era stato svuotato e poi gettato in fondo ad una valle impervia. Ora i carabinieri hanno in mano la macchina del bancomat e l’auto usata dai banditi. Professionisti che non avrebbero lasciato in giro elementi utili alle indagini. Anche le immagini di cui gli investigatori dispongono, sembrano non essere di grande aiuto.