Mentre nell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli si sta procedendo, anche se un passo alla volta, nella direzione della stabilizzazione dei precari con l’assunzione di sette infermieri da apposita graduatoria, nei prossimi giorni verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale e nel Bur Marche, il bando per l’assunzione di 47 infermieri secondo le possibilità delle singole Ast. I partecipanti, e qui sta la novità, potranno prendere parte alla selezione per una sola azienda e la posizione in graduatoria darà loro diritto ad essere assunti solo in quella Ast. Per quella di Ascoli i posti a disposizione sono cinque, in un quadro generale che vede i 47 possibili così suddivisi: Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche 4 posti, Irccs-Inrca un posto, Azienda sanitaria Territoriale di Ancona 3 posti, Azienda sanitaria territoriale di Fermo 4 posti, Azienda sanitaria territoriale di Macerata 18 posti e Azienda sanitaria territoriale di Pesaro-Urbino 12 posti.
"Prima – dice l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini – c’era il concorso unico regionale in cui i partecipanti vincitori di concorso non sapevano quale sarebbe stata la loro sorte. Da Ascoli a Urbino, tutte le strutture potevano essere utili. E soprattutto la discrezionalità amministrativa e qualche intervento politico decidevano sulla sede di lavoro dei nostri infermieri. Non c’erano posizioni giuridiche soggettive ben determinate, ma solo attuazione della piena e totale discrezionalità. La conseguenza è stata che infermieri con alto profilo professionale passavano da un’Area vasta all’altra, con la concorrenza interna tra Aree vaste che per sopperire al proprio fabbisogno non si interessavano minimamente di quello che succedeva nell’ospedale, o nel distretto accanto".
Lorenza Cappelli