"Basta cassette in polistorolo, altre marinerie le hanno già bandite"

Legambiente torna alla caric e invita a seguire gli esempi di Ancona e Civitanova

Il Circolo Legambiente torna a denunciare la grave situazione della plastica in mare. "Sono anni che Legambiente si preoccupa dell’impatto che la plastica monouso ha sull’ambiente – ha detto Sisto Bruni, presidente del circolo Lu Cucale – quando si parla di inquinamento dei mari dovremmo anche puntare il dito contro le cassette per il pesce che se finiscono in mare, producono milioni di microplastiche che poi rientrano nella catena alimentare. Oramai non c’è possibilità di tornare indietro". Ormai, su tutto il territorio europeo, si punta alla messa al bando di moltissimi prodotti monouso. In Italia è stata la Regione Marche la prima a recepire la direttiva europea per il divieto delle plastiche monouso. Le cassette per il pesce in polistirolo hanno avuto una deroga al loro utilizzo, ma ben presto rientreranno nei prodotti da dismettere. Già le marinerie di Ancona e Civitanova Marche stanno effettuando il passaggio dalle cassette monouso in polistirolo alle cassette in plastica riutilizzabili accedendo ai finanziamenti previsti dalla Regione Marche. "Noi non possiamo più aspettare, dobbiamo agire immediatamente sostituendo il polistirolo con le cassette riutilizzabili. Se tale passaggio fosse stato fatto 4 anni fa, quando la nostra associazione lo chiedeva a gran voce, – conclude Sisto Bruni - la marineria sambenedettese non avrebbe buttato via soldi per l’acquisto del polistirolo monouso e l’Amministrazione comunale non avrebbe dovuto pagare per quintali e quintali di polistirolo finito in discarica".

Vittorio Bellagamba