
Porto d’Ascoli non vuole nuovo cemento, ma aree maggiormente vivibili e che comunichino fra loro. Sono queste le richieste di comitati e consiglieri per quanto riguarda i quartieri Salaria e Agraria, durante la commissione urbanistica in cui l’amministrazione comunale ha illustrato i passi da fare per redigere il futuro piano regolatore. I vari step sono stati esposti dall’assessore Bruno Gabrielli e dal dirigente Giorgio Giantomassi. Dopo una prima fase di analisi del contesto attuale si andrà a redigere uno schema di assetto futuro della città, tenendo presente tutti gli interventi e i piani particolareggiati, per poi procedere verso la redazione del piano regolatore. A questo punto la seduta è stata aperta agli interventi dei cittadini.
A relazionare è stato, in primis, Gabriele Marcozzi: "La parte più vecchia del nostro quartiere ha un suo equilibrio tra caseggiati e verde – ha detto il presidente di comitato di quartiere Salaria – ma se ci si sposta in alcune lottizzazioni ci si imbatte in un cementificio, con palazzi da 20 o 30 appartamenti, con una vivibilità complicata. Questa parte del quartiere non comunica con l’altra. Nel documento si parla di urbanistica negoziata, e questo sconfessa le premesse, che parlano di partecipazione: la città ha bisogno di una pianificazione che non persegua gli interessi dei privati. Siamo ancora all’atto istruttorio, mi aspetto che nelle varie fasi i cittadini vengano veramente ricevuti ed ascoltati, in modo da redigere un documento realmente condiviso".
Le tesi di Marcozzi sono state in parte condivise dal consigliere Andrea Traini. Il meloniano ha relazionato per il quartiere Agraria, del quale è anche stato presidente di comitato: "Per la zona Peep, e quindi quanto ruota attorno a via La Malfa, si può fare un discorso simile: queste zone sono figlie dello stesso piano regolatore e gli abitanti dello stesso quartiere non si conoscono". In risposta, Gabrielli ha messo in chiaro quanto intende fare Viale De Gasperi: "Non vogliamo portare nuova cementificazione – ha detto l’assessore – ma rispondere alle moderne esigenze della città, in base al criterio di sostenibilità. Posso assicurare già da ora che ci sarà una partecipazione effettiva. Faremo come stiamo già facendo con il Pums, chiamando a raccolta tutti i portatori di interesse". Infine Simone De Vecchis ha chiesto che l’amministrazione adotti, in base alla nuova legge regionale, uno strumento utile ad accelerare la trasformazione di strutture alberghiere in appartamenti.
Giuseppe Di Marco