
Pieno centro ma scenari da profonda periferia. La pineta di via Paolini, nel cuore di San Benedetto del Tronto, continua...
Pieno centro ma scenari da profonda periferia. La pineta di via Paolini, nel cuore di San Benedetto del Tronto, continua a mostrare il suo volto più degradato, tra resti di biciclette smontate, incuria diffusa e, da pochi giorni, anche misteriosi segni riconducibili a un presunto rito voodoo. O qualcosa del genere. Un luogo che, pur essendo in pieno centro, a pochi passi da viale Secondo Moretti e dall’isola pedonale, sembra sempre più ai margini. Dietro il cantiere per la riqualificazione dei monumenti accanto al sottopassaggio ferroviario, il decoro urbano è messo a dura prova. In diversi punti si notano biciclette senza ruote, selle e manubri, legate ai pali della luce. In un caso, una bici da corsa giace completamente smontata, dimenticata accanto a un palo in condizioni irrecuperabili. A completare il quadro ci sono gli escrementi di cani lasciati sul posto. Ma lì la responsabilità è tutta di alcuni padroni incivili. Ma il vero elemento di rottura è comparso all’improvviso nella mattinata di martedì. Sotto una palma, tra l’erba e le foglie, qualcuno ha ritrovato oggetti tipici di un rituale esoterico: una tovaglia rossa adagiata a terra, un piattino con sigari, fiammiferi, una bottiglia di rum, farina, vasi con sostanze sconosciute e segni evidenti di combustione. L’episodio ha sollevato più di un sopracciglio, anche perché non si tratterebbe di un caso isolato: situazioni simili si sono già verificate, non solo in riviera ma anche in altre aree del territorio. Sia in quell’area che nel resto del centro. Qualche anno fa addirittura sotto le abitazioni di via Mentana. A tutto questo si aggiunge la presenza costante di senzatetto sulle scalinate del vicino cinema delle Palme. Una realtà nota da tempo, su cui non è semplice intervenire, come spiegano gli operatori che si occupano di queste persone, spesso restie a qualsiasi forma di aiuto e intenzionate a restare lì, durante la notte. Il risultato è che la scalinata di un edificio del centro è piena di coperte e materassi. Ma soprattutto che ci sono persone che dormono di notte, in qualsiasi stagione, anche nei periodi più freddi dell’anno, nel cuore del centro cittadino. "È un’area così centrale, ma anche in qualche modo periferica. Perché qui c’è poca illuminazione e quando i locali sono chiusi la pineta sembra una zona desolata", commentano alcuni cittadini, esasperati da una situazione che si trascina ormai da troppo tempo.
Emidio Lattanzi