Bilancio, la maggioranza si blinda

Niente paura: la maggioranza, nel consiglio comunale di sabato prossimo, approverà le delibere ‘tecniche’ per il riequilibrio di bilancio, e la barca continuerà ad andare avanti. Ora, però, bisogna che questa barca proceda in una specifica direzione, perché il rischio di andare alla deriva è dietro l’angolo. Gli 8 consiglieri che lunedì 18 luglio hanno sfiduciato l’amministrazione, non si accontenteranno soltanto del colpo di mano in assise: i membri di San Benedetto Viva e Rivoluzione Civica accetteranno di continuare ad appoggiare Spazzafumo solo se entro agosto questi effettuerà quella verifica di maggioranza richiesta da tanto, troppo tempo. E non solo: ciò dovrà avvenire prima del prossimo consiglio comunale, che quasi certamente avrà luogo ad agosto per conferire l’incarico progettuale del Ballarin all’archistar Guido Canali. Insomma, o si cambiano gli equilibri in giunta, o l’endorsement a Canali verrà messo in discussione. E a quel punto, se l’amministrazione dovesse andare sotto, si farebbe male su beghe di tutt’altro calibro rispetto a quelle del 18. No, a questo punto si metterebbero in discussione sindaco e giunta su un’iniziativa cardine del mandato di Spazzafumo: un’operazione che ha richiesto risorse umane e temporali notevoli, che ha coinvolto non solo il primo cittadino, ma anche il consigliere Gino Micozzi (Libera) e il vicesindaco Tonino Capriotti. L’assessore ai lavori pubblici, che tra le altre cose è anche membro di San Benedetto Viva, mesi fa si è preso la responsabilità di sbarrare la strada a un concorso di idee, per via dei tempi stretti. Ora però i dissidenti di maggioranza chiedono di essere messi a parte degli astrusi piani, concepiti in gran segreto e chiusi a doppia mandata nel cassetto più inaccessibile di Viale De Gasperi. In caso contrario, e senza verifica di giunta, i prossimi 4 anni di amministrazione potrebbero trasformarsi in un calvario.