Speranze, indirizzi e perché no, pure qualche ammissione: di tutto questo e molto altro è fatto il bilancio di previsione. Bilancio che è stato approvato due giorni fa in riunione di giunta e che presenta, come dice chi lo ha redatto, luci e ombre. Da dove partire? Intanto, dalla presa d’atto che nel 2022 viale De Gasperi incasserà qualcosa come 4,8 milioni in meno. Che questa drastica riduzione delle entrate è da addebitare in buona parte alla crisi pandemica, che a sua volta ha generato un caro bollette di cui tutti, già da tempo, si sono abbondantemente accorti. Ma all’aumento dell’energia si somma anche il minor introito derivante dai parcheggi e dall’occupazione di suolo pubblico, precedentemente coperta da moratoria. Tutto ciò comporterà scelte obbligate: su tutte, una spending review generale che coinvolgerà tutti i settori. L’equilibrio di bilancio pertanto verrà raggiunto distribuendo sui diversi comparti il peso del gettito perduto. In tal senso, la previsione di cassa aumenta dai 9 milioni del 2021 a più di 13,5 milioni di quest’anno. Le entrate correnti di natura tributaria, come recita il documento, passano da 30 a 28 milioni e il fondo crediti di dubbia esigibilità rimarrà pressoché invariato rispetto al vincolo legislativo, che impone un accantonamento di oltre 5 milioni. Nel dettaglio, le spese saranno ripartite in questo modo: il costo sostenuto per i servizi istituzionali e di gestione diminuiscono da 21 a 15 milioni, ma riduzioni non indifferenti riguardano anche le missioni inerenti all’istruzione e diritto allo studio – da 7 a 4,8 milioni – allo sviluppo sostenibile – da 15 a 13 milioni – la tutela dei beni culturali - da 2,3 a circa 2 milioni – e le politiche per lo sport – da 2,9 a 2,2 milioni - mentre gli unici aumenti riguardano i trasporti – da 7 ...
© Riproduzione riservata