Bimba smarrita a Cupra Marittima, la salva un vigile

Un’ora di febbrili ricerche: «Era sola e nessuno le prestava attenzione»

Il vigile Denis Luciani in divisa con la bimba a cavalcioni

Il vigile Denis Luciani in divisa con la bimba a cavalcioni

Cupra Marittima (Ascoli Piceno), 19 agosto 2019 - Un agente della polizia locale in divisa, che percorre la pista ciclo pedonale di Cupra Marittima portando sulle spalle una bambina in costume, non è un’immagine consueta, anzi tutt’altro. Il vigile urbano è Denis Luciani, in forze alla polizia locale di Cupra Marittima, che dopo quasi un’ora di ricerche ha trovato la piccola turista bresciana che aveva perso contatti con i genitori e non sapeva più come trovarli.

Dalla spiaggia non distante la testata della pista ciclo pedonale di Cupra, la bimba era arrivata allo chalet Pinè, ai confini con Grottammare, circa un chilometro di distanza. L’allarme per la bambina dispersa era scattato intorno alle ore 16 di sabato ed a trovarla è stato Denis che, a piedi, stava pattugliano la spiaggia nella zona sud. Va detto che tutta la polizia municipale si era attivata ed aveva diviso la spiaggia in settori.

«Ero arrivato ai confini con Grottammare e stavo pensando di tornare indietro, poi ho deciso di compiere anche quegli ultimi cento metri ed è stata una scelta decisiva – afferma Denis, vigile stagionale –. Ho scorto la bambina seduta sulla spiaggia, con il visino sconsolato, preoccupata, ma prima di intervenire ho aspettato, perché non ero proprio sicuro. Non volevo fare una brutta figura avvicinandomi a una bambina che, magari, nelle vicinanze aveva i genitori. Poi vedevo che la gente passava davanti a lei e nessuno le prestava attenzione. Mi sono avvicinato davvero con molta discrezione, anche per non spaventarla e le ho chiesto il nome, poi le ho chiesto come si chiama la madre e a quel punto ho avuto la certezza che fosse lei la bambina che stavamo cercando da un’ora. Ho chiamato la madre col telefonino e l’ha fatta parlare con la bambina. E’ stato un momento emozionante e quel grazie della mamma mi ha ripagato di tutto. Un grazie che partiva dal profondo del cuore: si sentiva. Sono stato raggiunto dall’ispettore Marco Smerilli e insieme abbiamo portato la bambina nel parcheggio Saccoccia, dove siamo stati raggiunti dalla madre».

La famiglia lombarda, che risiede in provincia di Brescia, era arrivata a Cupra Marittima 24 ore prima: alloggia in un appartamento nella zona centrale della località balneare e sabato pomeriggio era andata in spiaggia nello chalet «Sole e mare», accanto a quella dell’hotel Ideal, per fare il primo bagno. Una brutta disavventura finita nel migliore dei modi e che ricorda ai genitori come, al mare, non devono mai perdere di vista un solo momento i propri figli, poiché è facile disorientarsi tra i bagnanti che affollano la spiaggia.

Marcello Iezzi