REDAZIONE ASCOLI

Bisogna iniziare a scuola e far appassionare i ragazzi

La nota dolente è nella carenza di strutture, specialmente campi al coperto .

Giorgio Pavoni con le sue allieve

Giorgio Pavoni con le sue allieve

La voglia di tennis in città, sull’onda del numero uno Jannik Sinner e dei successi dell’Italia tennistica tutta, maschile e femminile, è partita dalle scuole grazie anche alla buona volontà di Giorgio Pavoni, Maestro di Tennis e titolare del Circolo dedicato all’indimenticato tennista e Maestro, Vittorio Roiati. "L’ultimo biennio, a seguito dei prestigiosi risultati dei tennisti e tenniste italiane, ha fatto registrare un vero proprio ‘boom’ di richieste per giocare – ha confermato Pavoni – I numeri sono importanti, ma il problema sono i campi da tennis. Il nostro posizionato all’esterno della Scuola Cantalamessa a Campo Parignano è in fase di ristrutturazione post sisma, assieme a tutto il complesso scolastico, e siamo stati costretti a cercare nuove strutture. Adesso ci siamo trasferiti nei campi ex Migliarini grazie anche alla disponibilità di Francesco Castelli, presidente del Monticelli Calcio, che gestisce gli impianti, ma è una situazione precaria che dobbiamo in qualche modo risolvere. Sto pensando di farmi aiutare dalla Federazione a costruirne due nuovi in città e ho anche chiesto proprio alla Federazione di rilevare il Circolo Sportivo a Colle San Marco che una volta era Centro Federale ed è stato sede di centinaia di centri estivi. Un peccato che ora sia poco utilizzato. Quest’anno abbiamo potuto accettare solo 50 allievi tennisti – ha proseguito il Maestro Pavoni – ma le richieste erano molte di più. La carenza di impianti soprattutto coperti, ci ha condizionato. Insegno tennis da quarant’anni e non c’è mai stata tutta questa voglia di praticare questo sport. Il Maestro Vittorio Roiati, vero precursore del tennis italiano, a cui è dedicata la nostra Scuola di Addestramento, sarebbe davvero felice. Lo scorso anno ho tesserato 600 bambini delle scuole elementari e il Presidente della Federazione Italiana, Angelo Binaghi mi ha chiamato per chiedermi quale era stato il segreto di questo boom di iscrizioni. Gli ho detto che occorre entrare nelle scuole elementari e far appassionare i ragazzi, spiegare le regole e farli provare a giocare anche gratuitamente, perché l’effetto Sinner è travolgente e ci sono bimbi che già si vestono come lui e girano con i cappellini in testa. Dal prossimo anno – ha concluso Pavoni – inizierò anche a coinvolgere l’ultima classe delle Scuole dell’Infanzia perché già a 4-5 anni si può iniziare ad avvicinarsi al tennis. E i numeri dicono che i tesserati in Italia stanno crescendo e che il tennis è il secondo sport più praticato dopo il calcio. E per chi ama questo sport è tutto bellissimo". Ad affiancare gli appassionati c’è poi il centro riservato agli agonisti, l’Accademia Simone Vagnozzi al ct Maggioni di San Benedetto. Un’Accademia che l’allenatore di Jannick Sinner cura in modo particolare.

Valerio Rosa