
Leo Bollettini
Leo Bollettini lascia la Lega. Un colpo non indifferente, quello inferto dall’imprenditore, poeta e attivista – noto è il suo impegno nel comitato per l’arretramento dell’A14 – da tempo sostenitore delle posizioni salviniane, che lo portarono anche a candidarsi alle Europee del 2019, nella lista della circoscrizione per l’Italia Centrale, assieme al leader del Carroccio. E ora, il divorzio. "Al termine di un lungo periodo di riflessione – dice – ho deciso di annunciare le mie irrevocabili dimissioni dalla Lega. Una decisione che nasce dalla convinzione di non ritrovarmi e non ritrovare più il partito al quale ho aderito e per il quale ho portato avanti progetti ed idee". Bollettini ringrazia chi lo sostenne nella tornata di sei anni fa: "Una chiamata alla quale ho risposto – continua - da moderato quale sono sempre stato, con slancio e determinazione mettendo a disposizione del partito tutte le mie competenze, risorse e conoscenze e ottenendo alla fine, un risultato molto positivo considerando si trattasse della mia prima avventura elettorale in assoluto". Prosegue Bollettini: "Mi sarebbe piaciuto – da eletto – fornire un contributo al mio Paese nella convinzione che per l’Europa e gli stati membri sarebbe meglio un sistema confederale, capace di mettere da parte l’attuale forma di unione, per me impraticabile senza l’affermazione di una sovranità che ritengo necessaria e determinante per avere un’Europa più forte nella competizione globale".