"Borse lavoro inutili per creare occupazione"

Francesco Marinozzi, giovane candidato in appoggio a Interlenghi: "Vantaggi solo alle aziende, non ai giovani". La replica del sindaco

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Non piacciono a Francesco Marinozzi le borse lavoro per i laureati che il comune di Fermo sta promuovendo in questi giorni, il giovane fermano candidato con la lista dei giovani in appoggio a Renzo Interlenghi parla di una misura che rischia di essere controproducente per i ragazzi in cerca di lavoro.

"Si tratta di 800 euro lordi al mese per 35 ore settimanali, per 9 mesi, senza garanzia di assunzione, per prestare lavoro presso un privato, pagati con soldi pubblici. I beneficiari di questi soldi chiaramente sono le aziende che utilizzeranno neolaureati in forma del tutto gratuita per 9 mesi, fino alla prossima borsa lavoro. Questo è il prezzo fissato per il lavoro di laureati con età inferiore a 30 anni. Cifre irrisorie comparate all’entry level di altre nazioni europee. Inutile chiedersi perché il 90 per cento dei miei coetanei sia altrove. Sarebbe stato meglio non fare nulla, almeno le aziende che intendevano assumere l’avrebbero dovuto fare con un contratto di lavoro".

Marinozzi (nella foto)icorda che negli ultimi anni si osserva la tendenza di erogare sussidi alle imprese per incentivare l’occupazione: "Il risultato occupazionale al netto dell’emergenza epidemiologica è veramente scarso e, anzi, ha reso antieconomico per le aziende assumere attraverso le vie ‘ordinarie’. Per lavoro mi occupo di incrocio di domanda ed offerta di lavoro, le aziende quando hanno bisogno di lavoratori non badano agli sgravi fiscali".

Immediata arriva la risposta del sindaco Paolo Calcinaro che spiega come il Comune ha fortemente voluto erogare quei fondi europei proprio per sostenere l’occupazione giovanile: "Purtroppo sono tanti i neolaureati che non riescono ad entrare in azienda mentre in questo modo c’è un modo per approcciarsi, anche a 25 ore, e farsi conoscere. A seguito di questo periodo l’azienda può sfruttare una decontribuzione di 20mila euro per l’assunzione e questo dunque consentirebbe a 18 neolaureati di iniziare a cercare una strada qui invece di andare fuori. Una misura di cui possono usufruire anche i laureati triennali che magari hanno bisogno di un supporto economico mentre continuano il corso di studi. Certo che vorremmo fare di più ma il "niente" da una amministrazione lo lasciamo a passati ricordi".