Brecciarolo, la farmacia torna al Comune

Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza di primo grado. Romani di San Marco: "Legge lacunosa, prendiamo atto"

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La farmacia "Comunale 1" di Brecciarolo, attualmente gestita dalla società Farmacia San Marco srl, deve tornare nella disponibilità del comune di Ascoli. E’ l’effetto del pronunciamento del Consiglio di Stato in sede di Adunanza plenaria che, di fatto, rende esecutiva la sentenza di primo grado. La sentenza datata 16 marzo scorso, è stata depositata in questi giorni. Il Consiglio di Stato ha preso in esame il ricorso della San Marco srl avverso al pronunciamento del Tar delle Marche che il 9 febbraio 2021 ha accolto il ricorso presentato da Federfarma, Federazione Nazionale Unitaria dei Titolari di Farmacia Italiani, Federfarma Ascoli, Associazione dei Titolari e Proprietari di Farmacia della Provincia di Ascoli, Farmacia Tamburrini, Federazione Ordini Farmacisti Italiani, concernente il trasferimento della farmacia comunale n. 1 dal Comune di Ascoli alla società "Farmacia San Marco s.r.l.", individuata quale soggetto acquirente a seguito di pubblico incanto indetto il 12 ottobre 2018, nonché l’autorizzazione rilasciata il 4 aprile 2019 dall’Azienda sanitaria delle Marche. La farmacia fu aggiudicata per 1.220.000 euro alla società facente capo ad Antonio Romani, presidente della Casa di cura Villa San Marco, che controlla il 100% della società Farmacia San Marco srl. I ricorrenti avevano fatto leva sul fatto che la legge non consente ad un medico di essere anche titolare di una farmacia, denunciando la commistione tra l’attività di dispensazione di farmaci e l’attività medica.

Ulteriore rilievo dei ricorrenti, il fatto che Antonio Romani fosse presidente della casa di cura e contestualmente amministratore unico della San Marco srl. Rilievi che sono stati accolti dal Tar delle Marche che ha ritenuto vi fossero "incompatibilità di legge" e che "gli atti impugnati sono viziati, non avendo né il Comune di Ascoli, né l’Azienda sanitaria accertato la sussistenza delle cause di incompatibilità". La stretta sintesi è che la Casa di cura Villa San Marco è equiparata alla figura di un medico ed in quanto tale non può gestire una farmacia, benché attraverso un’altra società controllata, la San Marco srl.

"Si tratta a mio avviso di una legge lacunosa. Prendiamo comunque atto della sentenza e restituiremo la farmacia al Comune – commenta Antonio Romani – chiaramente ci dovrà essere restituito quanto abbiamo speso, tenuto conto degli investimenti sostenuti e alla conseguente rivalutazione della struttura". Del futuro della "Comunale 1" dovrà ora decidere il Comune di Ascoli.

Peppe Ercoli