
Anche nel Piceno ci sono temperature estreme
Ascoli, 3 luglio 2025 – C’è parecchio da lavorare in questi giorni nei pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni di Ascoli e, soprattutto, in quello di San Benedetto. Sì, anche il caldo torrido contribuisce ad un aumento dell’utenza, ma non quanto quello che viene segnalato dai sanitari interessati come il problema di sempre, che si registra tutto l’anno, con punte importanti d’estate, specie sulla costa, per via dell’arrivo dei turisti. Stiamo parlando del ricorso improprio dell’utenza nel rivolgersi ai pronto soccorso. “È chiaro che c’è una quota di accessi dovuti al fatto che il pronto soccorso è una struttura sanitaria che accoglie tutti e che aperta h24, ma che potrebbero essere gestiti, diciamo, in altri setting che non sono quelli dell’urgenza. Ovviamente – spiega la dottoressa Giuseppina Petrelli, primario del pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto – devono attendere dei tempi prolungati, proprio perché sono in condizioni di non emergenza, come altri che invece trattiamo tempestivamente. In questi giorni l’incremento dei turisti ha fatto sì che ci sia anche un aumento degli accessi e siamo arrivati a punte di 160-180 pazienti al giorno: numeri tipici più per strutture di secondo livello, tipo Ancona, che per una di primo livello come il Pronto Soccorso di San Benedetto. Eppure – prosegue Petrelli – diciamo che ce l’abbiamo fatta perché è stata attivata la terza sala pronto soccorso nelle 12 ore ore diurne. Grazie alla collaborazione dei reparti che hanno incrementato il numero di posti letto e con l’aiuto fondamentale che la medicina d’urgenza svolge per il pronto soccorso, siamo riusciti a tamponare questa situazione. Sul caldo abbiamo attivato il Codice Calore e la situazione è sotto controllo”. Si tratta di una caratteristica aggiuntiva ai normali codici che vengono dati dagli infermieri di Triage ai pazienti. “Che sono dei codici di priorità, per cui è chiaro che, se un paziente ha un codice rosso per un colpo di calore oppure per un trauma, l’ingresso è immediato. Se ha un codice arancione, appunto, per un trauma, per un’insufficienza respiratoria, come pure per il codice colore, l’ingresso è previsto entro 20 minuti. In caso di codice arancione per calore il paziente può essere portato in una stanza refrigerata”. E gli anziani? “Capita che arrivino disidratati e questo fa sì che ci sia una maggiore propensione per contrarre infezioni, soprattutto delle vie urinarie. Qualche volta – prosegue Petrelli - abbiamo avuto un incremento di polmoniti anche nei giovani e in particolare anche per l’utilizzo dell’aria condizionata”. Anche al Mazzoni è stato attivato il Codice Calore; ci sono accessi al pronto soccorso ma, così come a San Benedetto, al momento la situazione viene gestita senza problemi particolari.