Caldo Ascoli, raffica di malori

Cento pazienti al giorno per il pronto soccorso. Al Mazzoni medici costretti al super lavoro

Caldo, gli anziani e i bambini sono i primi a doversi proteggere

Caldo, gli anziani e i bambini sono i primi a doversi proteggere

Ascoli, 3 luglio 2019 - La morsa del caldo non molla la presa. Ad Ascoli, ieri, la colonnina di mercurio ha raggiunto i 34 gradi centigradi con un tasso di umidità pari al 50 per cento, che ne faceva quindi avvertire circa 37. E per chi è costretto a rimanere in città, senza la possibilità di cercare un po’ di refrigerio al mare o in montagna, l’afa è diventata davvero insopportabile. Il problema è anche che la fiammata africana, che di solito si manifesta a metà estate, è arrivata a giugno e si sta protraendo in questi primi giorni di luglio, quando cioè le ore di luce sono molte. Il risultato è una raffica di malori.

Le più esposte ai pericoli del caldo sono soprattutto le persone anziane, ma anche quelle affette da malattie cardiovascolari, o respiratorie croniche, neurologiche, ipertensione e insufficienza renale cronica. Le stesse che, da quando le temperature hanno superato i 30 gradi, hanno avuto più bisogno dei medici di medicina generale e dei servizi di emergenza.

Previsioni: ribaltone dopo il caldo

Il pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’, in tre giorni, da sabato a lunedì scorsi, ha registrato ben 259 accessi, con una media di quasi novanta utenti giornalieri. Per lo più codici verdi, ben 158 (diversi dei quali sicuramente attribuibili a malori per le alte temperature), contro i 3 rossi, gli 83 gialli, e i 13 bianchi. Un andamento che ripercorre quello registrato nello stesso periodo del 2018 quando gli accessi totali furono 255, di cui 174 verdi, 2 rossi, 74 gialli e 5 bianchi.

E che conferma come, sia d’inverno che d’estate, la parte del leone è rappresentata dal cosiddetto ‘popolo dei codici verdi’, con picchi, rispettivamente, nei mesi in cui circola l’influenza stagionale e nei mesi più caldi. Ma può il Pronto soccorso del nosocomio ascolano rispondere, nella situazione in cui versa attualmente a livello di organico, a numeri così alti di accessi? Con il sacrificio dei medici e degli infermieri in dotazione sì, ma l’offerta sarebbe sicuramente migliore con più professionisti a disposizione.

La direzione dell’Area vasta 5 continua ad emettere bandi per l’assunzione di medici di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, ma reperire nuove figure è diventato sempre più difficile. Ne sa qualcosa il direttore del Pronto soccorso e delle medicina d’urgenza dell’ospedale ‘Mazzoni’, Gianfilippo Renzi, che ha a disposizione diverse unità in meno rispetto a quelle di cui avrebbe realmente bisogno. E’ proprio Renzi, comunque, a spiegare i rischi maggiori a cui vanno incontro le persone con il caldo.

«Nei soggetti sani – spiega il primario – i rischi maggiori causati dal caldo eccessivo sono, o il colpo di calore, o un’ustione se non si è protetti. Nei soggetti malati, soprattutto cardiopatici e nefropatici, invece: i primi, quelli con un apparato cardiocircolatorio fragile e poco compensato, possono andare incontro a uno scompenso cardiaco, i secondi a un’insufficienza renale».