Caldo record, ad Ascoli scatta la massima allerta

Postacchini, direttore del 118: "Per ora tutto sotto controllo ma la guardia è alta"

Caldo record, anziani sorvegliati speciali

Caldo record, anziani sorvegliati speciali

Ascoli, 29 giugno 2019 - Tenere alta la guardia. Soprattutto nei confronti della popolazione più vulnerabile: anziani con più di 75 anni, malati cronici, bambini piccoli, donne in gravidanza e lavoratori all’aperto. Queste le indicazioni del Ministero della salute in occasione della straordinaria ondata di calore che sta interessando l’Italia, il Piceno compreso, con un innalzamento delle temperature al di sopra della media stagionale. Indicazioni recepite dall’Area vasta 5 che, tramite i diversi servizi di emergenza, dalla centrale operativa del 118 al Pronto Soccorso, ma anche tramite i medici di medicina generale e i pediatri, ha alzato l’asticella del livello di allerta. Nonostante ancora la situazione ad Ascoli sia comunque sotto controllo. A confermarlo è il direttore della centrale operativa del 118 dell’Area vasta 5 che copre i territori di Ascoli, San Benedetto e Fermo, Flavio Postacchini. «Al momento – dice – non c’è un incremento significativo rispetto alla casistica solita degli interventi del 118, se non qualche chiamata da parte di persone anziane. L’Asur si è comunque mobilitata in vista di una situazione di allerta più alta. Ci è arrivata una comunicazione del Ministero della salute. Insomma, siamo in una situazione di vigilanza. Per l’emergenza del 118, essendo il primo step, il problema si pone nel caso in cui si dovessero verificare parecchi accessi al Pronto soccorso, che tra l’altro è già in difficoltà per la copertura dei turni. A quel punto scatterebbe il piano vero e proprio per il quale siamo preparati».

Sotto controllo, al momento, anche la situazione al Pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’, dove le temperature record (soprattutto di giovedì) non hanno fatto registrare un incremento significativo degli accessi causati dal caldo. Nel caso in cui, però, si dovesse verificare questa eventualità, Postacchini assicura l’apporto dei medici del 118 che si sono resi disponibili per i codici minori. «Il 118 – continua il primario – ha la propria attività dell’emergenza sul territorio. Quando i medici non sono impegnati sul territorio, allora c’è la disponibilità per trattare i codici minori al Pronto soccorso. Ci sono medici del 118 che fanno turni fuori orario al Pronto soccorso, sono circa otto al mese».

Non si può, infine, parlare ancora di una vera e propria emergenza nemmeno nel territorio di San Benedetto, anche se si segnalano già i primi malori. «In Riviera – conclude Postacchini – c’è un fisiologico aumento estivo degli interventi, anche se giugno è un mese di passaggio. Il clou ce lo aspettiamo da metà luglio e ad agosto».