Cancel culture e dubbi, se ne parla con Di Sante a "I conti con la storia"

"È giusto abbattere le statue e cambiare i nomi delle vie legate al nostro passato coloniale?": così lo storico Costantino Di Sante presenta il secondo appuntamento de "I conti con la storia". La rassegna di storia contemporanea, che si è aperta domenica scorsa sugli scenari di guerra in corso in Europa e nel mondo, domani prenderà in esame il colonialismo italiano. Ospite dell’incontro intitolato "La storia rimossa: il colonialismo italiano" , che si terrà alle 18,30 nell’Ospitale del paese alto, è Francesco Filippi autore del libro "Noi però gli abbiamo fatto le strade. Le colonie italiane, tra razzismi, bugie e amnesie". Seguirà, alle 21,15 la proiezione del film documentario "If Only I Were That Warrior" di Valerio Ciriaci che, a partire dalla costruzione del monumento dedicato al generale fascista Rodolfo Graziani, ricorda la violenta occupazione italiana dell’Etiopia Ingresso libero. "La presenza italiana nelle ex colonie – afferma il curatore Di Sante che dialogherà con il saggista - è spesso ricordata solo per le cose ‘buone’ che sono state realizzate in nome della ‘missione civilizzatrice’. Come mai il razzismo, i crimini di guerra e le violenze contro le popolazioni locali sono poco presenti nei manuali di storia? Perché questa rimozione? Eppure ancora molti monumenti, vie e strade dedicate a personaggi ed eventi legati alle imprese dell’oltremare sono presenti nelle nostre città. Come fare i conti con questi imbarazzanti segni di memoria?". L’incontro è coordinato dall’assessore allo Sviluppo e Promozione, Lorenzo Rossi.