Eolo, il labrador donatore di sangue. "Ha salvato un suo simile"

La trasfusione alla clinica Riviera Vet di Grottammare: "È stato coraggioso, proviene da un allevamento che tratta questi animali per fini sociali"

Il cane donatore di sangue: Eolo durante il prelievo

Il cane donatore di sangue: Eolo durante il prelievo

Grottammare (Ascoli Piceno), 3 aprile 2021 - Un caso raro, ma non unico. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Carlotta Lauteri e con Matteo Seghetti, della Clinica Riviera Vet . "Eolo è con me da quando ha 6 mesi, era la prima volta, ma è un cane coraggioso – spiega la proprietaria – : in genere quando deve fare controlli o prelievi è tranquillo, non ha paura degli aghi. Per questo ci è venuta l’idea che potevamo utilizzarlo. Deve essere un cane abituato alla manualità, mentre spesso sono estremamente paurosi. Eolo proviene da un allevamento toscano che tratta labrador a fini sociali: per non vedenti, da utilizzare in occasione di terremoti, per la Protezione Civile, per il salvataggio in mare. Il labrador viene scelto per la sua indole estremamente docile. Il primo passo, rientrando nella tipologia idonea per la trasfusione, per la sua struttura, pesando 40 chilogrammi, è stato di verificare il gruppo sanguigno, che era compatibile con il cane che necessitava la trasfusione".

Ma succede spesso di dover effettuar trasfusioni di sangue ai cani? "Riviera Vet non è un pronto soccorso h24 – spiega Seghetti – : siamo una struttura settoriale, ma è chiaro che vedendo tanti pazienti possa capitare che alcuni di loro abbiano bisogno di una trasfusione e in quel caso ci avvaliamo di cani come Eolo, che diventano donatori certificati. Nel caso della donazione di Eolo, il paziente era un cane afflitto da patologia di medicina interna, da una grave anemia e una grave disfunzione multiorgano, ma può succedere anche in caso di incidenti. Fondamentalmente si effettua donazione su pazienti gravi, anemici, sono quelli che giovano maggiormente della trasfusione . Non è comunque molto frequente, perché non tutte le anemie necessitano di trasfusione, devono essere molto gravi. Dovendo quantificare direi una decina all’anno: ma questo da noi. Possono essere molte di più, per altre realtà, che si occupano di Pronto soccorso anche di notte, con la reperibilità, cosa che noi non facciamo: se capitano urgenze le effettuiamo, seguiamo i nostri pazienti anche di notte, ma non siamo reperibili" .  

Il cane deve avere delle caratteristiche particolari, per poter donare il sangue: "Prima di tutto – continua – deve essere in perfetta salute, avere un certo peso, una mole importante, deve essere giovane, paziente e docile. Quando un cliente porta in visita un cane che pensiamo sia idoneo, gli chiediamo se all’occorrenza darebbe la disponibilità a farlo donare sangue. Al proprietario offriamo un esame del sangue gratuito. Al momento del bisogno, conoscendo il suo gruppo sanguigno, quando arriva un paziente che ha bisogno di una trasfusione, se è compatibile contattiamo il proprietario del donatore. In ogni caso, non ci sono donazioni seriali, ciò può accadere anche solo una volta. Qui al Riviera Vet, come referenza oncologica arrivano cani dalle Marche e dall’Abruzzo: il settore di medicina interna si muove di più come prima visita, mentre quello di oncologia arriva dai colleghi, essendo più specifico ".