"Canile di Appignano, la battaglia continua"

Il Tar ha respinto la sospensiva richiesta dall’Enpa, l’avvocato: "La decisione a ottobre. Sono passati 30 giorni, si scorra con la graduatoria"

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Prosegue lo scontro a distanza che da qualche mese a questa parte vede protagonisti i circa 130 cani randagi di competenza del Comune di Ascoli attualmente ospiti del rifugio Appa di Appignano. Da un lato le associazioni animaliste del territorio, dall’altro la cooperativa maceratese Meridiana, che in base a quanto previsto dall’esito della gara d’appalto promossa dall’Arengo si è aggiudicata il ricovero e la gestione degli animali in questione nel canile comunale di Macerata. L’ultimo atto è andato in scena qualche giorno fa al Tar, che ha respinto la sospensiva richiesta dall’Enpa di Ascoli sulla proroga concessa dal Comune di Macerata a Meridiana per la concessione della struttura comunale, in scadenza il 31 dicembre 2022 e rinnovata in nome dell’ecobonus senza il ricorso a una vera e propria gara d’appalto. "Il Tar ha respinto la sospensiva per mancanza del periculum, dato che i cani sono ancora ospiti della struttura di Appignano, fissando però la decisione sul merito al 26 ottobre – precisa l’avvocato Ines Nardini, che insieme ai colleghi Ortenzi e Rivosecchi assiste l’Enpa –. Il Tar dovrà stabilire la legittimità della proroga, ma a nostro avviso gli interventi legati all’ecobonus non costituiscono un motivo valido".

Proroghe a parte, in ballo c’è sempre il destino di 130 animali. "Meridiana e Comune di Ascoli hanno stipulato il contratto lo scorso 9 febbraio – aggiunge l’avvocato Nardini – prevedendo 30 giorni di tempo per il trasferimento. Oggi (ieri, ndr) scatta il trentesimo giorno, ma se i cani sono ancora ad Appignano non è certo per via dell’opposizione dell’Appa, bensì per la mancanza di una delibera del Comune di Macerata che autorizzi Meridiana ad accogliere gli animali di Ascoli nel canile comunale, dato che la convenzione in essere prevedere un’accoglienza subordinata rispetto ai cani di competenza comunale. Si evince dall’accesso agli atti, ed è per questo che Ascoli ha deciso di bloccare la procedura, cautelandosi prorogando per la seconda volta la convenzione con Appa fino al 15 marzo". La mancanza di una formale autorizzazione del Comune di Macerata apre così nuovi spiragli per Appa, Enpa e i 130 cani randagi di Ascoli. "Appa è arrivata seconda alla gara d’appalto e possiede tutti i requisiti per la gestione degli animali. Confidiamo in uno scorrimento immediato della graduatoria, in modo da tutelare gli animali e un servizio impeccabile".

Federico Ameli