Caos Merlini, il nuovo consiglio perde pezzi

Si dimettono il presidente e altri due membri del cda. Manfredi: "La situazione economica ci impedisce di poter svolgere il nostro lavoro"

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L’asilo Merlini di via Leopardi

Terremoto all’asilo Merlini: nella scuola dell’infanzia di via Leopardi si dimettono tre membri del nuovo consiglio d’amministrazione, fra cui il presidente. Il principale motivo di questa drastica decisione è l’impossibilità di proseguire nella gestione di un’entità il cui bilancio, stilato ma non approvato, presenta punti critici difficili da risolvere. In particolare, sulla scrivania del sindaco è arrivata, ieri mattina, la lettera di dimissioni di Raniero Manfredi, Alessia De Angelis e Paolo Chiappini, membri del cda nominato dall’amministrazione comunale di San Benedetto poco più di due mesi fa. Le parole del presidente Manfredi e dei due consiglieri sono ben poco equivocabili. "La situazione economica dell’asilo Merlini che è emersa dall’esame della contabilità – scrivono i dimissionari – ci consegna una realtà che ci impedisce di poter svolgere, con serietà, programmazione, dedizione, il compito che lei – il sindaco Spazzafumo, nda – ci ha affidato. Abbiamo cercato un immediato sostegno da parte del comune e di altri enti, prospettandole un progetto di sviluppo aziendale, finalizzato a far raggiungere nell’asilo, negli anni, una sua autonomia, un suo equilibrio economico". La missiva quindi prosegue elencando le azioni svolte in circa 60 giorni di mandato per poi arrivare al nucleo del problema: un problema fatto di numeri ben poco confortanti, emersi durante l’esame del bilancio 2021 e considerati ‘strutturali’.

"La precarietà della situazione non la evidenzia oggi questo cda – recita ancora la lettera – ma era già agli atti, scritto nero su bianco, nei verbali del 2017 e del 2019, dalla precedente amministrazione, oltre che cristallizzato nelle scritture contabili approvate e dal ripetuto ricorso al prestito bancario". Un’occhiata fugace ai più recenti bilanci aiuta a dare consistenza a tali affermazioni. Nel 2019, infatti, il debito verso le banche del Merlini ammontava ad oltre 147mila euro, mentre nel 2020 la stessa voce raggiungeva quota 177mila e infine, nel 2021, 168mila. "Sostenere, pertanto, che oggi (come ieri) l’asilo Merlini possa reggersi sulle proprie gambe, con le sole rette, è negare la realtà". Anche questa voce merita di essere citata: si pensi, infatti, che nel 2019 il contributo dei frequentanti assicurò al Merlini oltre 146mila euro, mentre nel 2020 appena 70mila. Un problema di flusso importante, a cui ora si dovrà mettere mano per scongiurare la fine di una realtà presente a San Benedetto da quasi 160 anni, e che è assurta, de facto, al ruolo di istituzione.

Giuseppe Di Marco