Caro energia, mazzata da 1,2 milioni

Sindaco e giunta pensano di spegnere le luci della passeggiata sul lungomare per l’inverno. Mini smart working

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È una stangata da 1,2 milioni in più, quella che si abbatterà sul comune rivierasco a causa del caro bollette. Un rincaro salatissimo, al quale l’amministrazione farà fronte con propri accantonamenti e sostegni statali. Le preoccupazioni però restano, perché l’aumento riguarda sia il costo della pubblica illuminazione, sia il contratto calore. Nel primo caso, l’aumento sarà di 800mila euro: in 12 mesi questa voce del consuntivo è passata da 1,2 a 2 milioni. Altra bega riguarda il riscaldamento, per il quale non c’è ancora una stima precisa, ma gli uffici di Viale De Gasperi fanno sapere che il rincaro ammonterà a circa 400mila euro. Per il calore, l’incidenza non è stata altrettanto alta: entrambe le situazioni, fa sapere l’amministrazione, verranno gestite con stanziamenti prudenziali e con i decreti che hanno sancito gli aiuti per gli enti locali. Tra l’altro, dai prossimi mesi ci sarà anche un cambio di gestore, visto che la Cpl Concordia è arrivata a scadenza di contratto. D’ora in avanti, quindi, il comune pensa di rivolgersi ad un nuovo soggetto scelto nella lista del mercato per le pubbliche amministrazioni, in modo da contenere i futuri imperscrutabili rialzi. In realtà ci sarebbe un’altra voce che non è ancora stata definita, e che potrebbe dare nuove indesiderate sorprese: si tratta dell’illuminazione interna agli edifici, che però deve essere calcolata per singole fatture. La vera magagna però non è più il consuntivo 2022: il vertice di Viale De Gasperi sta già pensando all’anno prossimo, quando probabilmente il caro bollette si farà sentire ancora di più, mentre ora il sostegno statale è ancora solo una voce nel vento. E forse, nemmeno quella. Il momento di prendere il toro per le corna, però, è già arrivato, e se il comune non sceglierà la giusta strategia per arginare gli aumenti saranno problemi per le casse pubbliche.

Per il momento, quindi, sindaco e giunta avrebbero pensato di spegnere le luci della passeggiata sul lungomare per l’inverno, ovviamente solo nel tratto pedonabile. Un’altra misura che potrebbe contribuire a rendere i sacrifici più accettabili sarebbe la reintroduzione dello smart working di venerdì. Infine, come sancito da un recente decreto del Ministero della Transizione Ecologica, il periodo dell’accensione del riscaldamento, a San Benedetto, dovrebbe andare dall’8 novembre al 7 aprile, con inclusa riduzione del limite massimo di un grado. Questo cambiamento, secondo le stime governative, dovrebbe consentire un risparmio su scala nazionale pari al 20%, e per la riviera, in proporzione, dovrebbe essere lo stesso.

Giuseppe Di Marco