Casa fantasma, turista truffata Persa la caparra da 500 euro

Una signora di Perugia aveva versato sul conto del sedicente affittuario la somma pattuita

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Ci sono ancora delinquenti che affittano case vacanze inesistenti e molti ci cascano puntualmente, inviando la caparra. L’immagine e la fama turistica di San Benedetto ben si presta per i truffatori che, da ogni parte della Penisola, cercano di offrire a buon prezzo alloggi sulla Riviera delle Palme, per brevi periodi, ma che in effetti non esistono. L’ultima truffa di cui si è conoscenza, è toccata ad una donna di Perugia che ha versato una caparra di 500 euro sul conto di un delinquente che abita in provincia di Torino, scoperto dai carabinieri umbri, che l’hanno denunciato per truffa, cui la signora si è subito rivolta.

A mettere in allarme la donna è stato il titolare di uno stabilimento balneare di San Benedetto che ha fiutato l’inganno quando la donna, in base alla posizione dell’alloggio che aveva creduto d’aver prenotato, voleva anche assicurarsi l’ombrellone e la sdraio nello chalet di fronte. Il concessionario di spiaggia, già memore di altri episodi analoghi che aveva vissuto in precedenza, l’ha subito avvertita, poiché a quell’indirizzo non ci sono case che vengono affittate per il periodo estivo. L’anno scorso e anche all’inizio di questa stagione, casi simili sono accaduti in altri stabilimenti balneari che poi si sono prodigati per aiutare i malcapitati turisti a trovare un alloggio nelle vicinanze, anche in periodi piuttosto critici. Si tratta di una brutta storia, poiché alla fine è anche la città a pagare con l’immagine i disagi cui vanno incontro i bagnanti truffati.