Case ai profughi Ma gli affitti non si trovano

Oltre che sul piano economico, le conseguenze del recente conflitto in Ucraina rischiano di ripercuotersi nel Piceno anche sul piano abitativo. In questi ultimi giorni Ascoli non ha tradito il suo buon nome di città dal grande cuore, contribuendo alla causa ucraina tramite iniziative private e azioni più o meno coordinate sfociate, tra le altre, nella partenza di un pullman solidale stracolmo di cibo, coperte, medicinali e beni di prima necessità alla volta dell’Ucraina. Sulla via del ritorno, l’autobus farà poi tappa in un convento di Alessandria, dove 50 rifugiati ucraini riusciranno a trovare un tetto e un po’ di sana ospitalità. La stessa che anche Ascoli intende offrire a partire dai prossimi giorni, con l’Arengo, la Bottega del Terzo Settore e le associazioni del territorio già al lavoro per sondare le disponibilità di agenzie immobiliari, strutture ricettive e privati in termini di alloggi da mettere a disposizione di chi cerca di scappare dagli orrori della guerra. Come spesso accade, però, le buone intenzioni finiscono ben presto per scontrarsi con la dura realtà dei fatti, rappresentata in questo caso dall’ormai nota carenza di immobili disponibili, una problematica che coinvolge in maniera diffusa sia il centro storico che le aree periferiche. A farne le spese, nelle ultime settimane, sono stati gli studenti universitari, costretti a far fronte, tra singole abitazioni e studentati, a una penuria senza precedenti di strutture. Ora, di questo passo, il rischio è che a pagare il prezzo delle agevolazioni edilizie e degli innumerevoli cantieri sorti negli ultimi mesi sia proprio la nutrita comunità ucraina stabilitasi sotto le cento torri. "Proprio stamattina - ieri, ndr - ho ricevuto due richieste da parte di cittadini ucraini che vivono in zona per immobili in affitto per parenti o conoscenti che stanno scappando dall’Ucraina - conferma Loris Collina, titolare dell’omonima agenzia immobiliare -. Con i cantieri legati a ecobonus e sismabonus e le diverse case inagibili abbiamo tantissime richieste di abitazioni in affitto, sia da parte degli ascolani che in attesa della ristrutturazione hanno bisogno di una sistemazione temporanea, sia da parte degli universitari. Onestamente non vedo una soluzione a breve termine, dato che in questo momento soffriamo una forte carenza in termini di offerta. Mi auguro che si sia trattato di casi isolati, ma viste le ultime notizie temo proprio che non sia così".

Federico Ameli