Case popolari, il Comune si riorganizza

Cresce l’emergenza abitativa a causa di sisma e superbonus, in vendita 47 alloggi non utilizzati. Gli assegnatari sono circa 300

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Vuoi per l’inagibilità delle strutture a seguito del sisma di ormai 6 anni fa, vuoi per i cantieri che sulla scia degli ecobonus stanno monopolizzando le vie del centro storico e delle frazioni, negli ultimi mesi quello dell’emergenza abitativa è diventato un tema decisamente attuale ad Ascoli. Oltre a condomini, proprietari di immobili e affittuari, la questione riguarda da vicino anche il Comune. Come emerso nel corso di un incontro andato in scena la scorsa settimana in città tra i vertici della Regione, quelli di Erap e dell’Amministrazione comunale, ad oggi il capoluogo - così come il resto della provincia - deve fare i conti con un altissimo numero di domande di assegnazione di alloggi popolari impossibili da soddisfare e, al tempo stesso, con un sostanzioso pacchetto di alloggi inutilizzati e inutilizzabili che necessiterebbero al più presto di un intervento di riqualificazione che le risorse a disposizione non permettono di attuare. Come ammesso dal sindaco Marco Fioravanti, a fronte di una graduatoria di assegnatari che si avvicina alle 300 unità, in assenza di ristrutturazioni ad oggi il Comune risulta in grado di soddisfare le esigenze di poche decine di famiglie. Per questa ragione, nell’ambito del programma straordinario del recupero del patrimonio edilizio varato dall’Erap per la provincia ascolana, vista anche la difficoltà nel gestire gli appartamenti ubicati all’interno di palazzi condominiali e le diverse proposte di riscatto avanzate da alcuni assegnatari degli immobili nel corso degli anni, l’Arengo ha ufficialmente deciso di mettere in vendita 47 alloggi popolari attualmente non in uso, in modo da ottimizzare le risorse a disposizione e concedere al tempo stesso una boccata di ossigeno a un panorama abitativo cittadino decisamente congestionato. Calcolatrice alla mano, infatti, la cessione consentirebbe al Comune di abbattere costi di gestione molto elevati e di ricavare un tesoretto da reinvestire nella manutenzione straordinaria delle abitazioni di proprietà comunale amministrate dall’Erap, provvedendo contestualmente alla realizzazione di nuovi alloggi. Con alcuni prezzi di vendita già determinati nell’ambito della legge 56093 e approvati dalla Regione e altri invece ancora da stimare, gli immobili in questione spaziano dai quartieri cittadini alle frazioni, interessando Porta Solestà e Pennile di Sotto e gli abitati di Poggio di Bretta e Castel Trosino. Si tratta, nello specifico, di 6 alloggi in via Marche al civico 8, di altrettanti al civico 10 e di altri 7 appartamenti in via Zandonai. Sono 4, invece, gli appartamenti popolari in vendita a Poggio di Bretta, in via Emidio Luzi. In via Donizzetti pronti alla cessione 6 alloggi tra i civici 7, 9 e 11, altri 5 in via Bellini e ulteriori 7 nella frazione di Castel Trosino. Chiudono il cerchio i 5 appartamenti di via San Serafino da Montegranaro e un alloggio di via Niccolò IV.

Federico Ameli