
Case popolari all’ex casa parcheggio di via Mameli, forse la soluzione per realizzare la palazzina da 16 o anche 19...
Case popolari all’ex casa parcheggio di via Mameli, forse la soluzione per realizzare la palazzina da 16 o anche 19 appartamenti è stata trovata. Ad occuparsi della pratica, assieme al comune sambenedettese, è l’Erap, che si trova nella posizione di individuare il percorso da seguire. Per realizzare l’immobile sarebbero necessari, approssimativamente, 3 milioni. Attualmente, il civico 124 di Viale De Gasperi avrebbe a disposizione circa 980mila euro. Il condizionale è d’obbligo perché, del totale, 480mila proverrebbero dalla transazione stragiudiziale con la ditta che in precedenza si era occupata dei lavori, poi altri 200mila sarebbero stati accantonati da economie ottenute da altri Pruacs (i Piani di riqualificazione urbana di cui questa iniziativa faceva parte) e 300mila dal Pruacs di via Mameli. Il punto è che il comune deve sincerarsi in regione che quest’ultima parte sia tuttora riconosciuta a San Benedetto per l’opera in questione. In ogni caso, se queste somme venissero confermate, il comune si ritroverebbe con un terzo delle risorse necessarie. Ed è qui che entra in gioco l’Erap: nei mesi scorsi, infatti, è stata esaminata la possibilità di accedere a un contributo a fondo perduto, che la società Gse mette a disposizione per l’efficientamento energetico degli edifici, fino al 65% della spesa totale. In altre parole, i due terzi della spesa. Per seguire questo percorso, comunque, si dovrebbe realizzare una palazzina di tipologia ‘Nzeb’, acronimo che sta per ‘Nearly zero energy building’ e che indica, in buona sostanza, un immobile autosufficiente dal punto di vista energetico. Questa, in ogni caso, non è l’unica strada individuata dall’Erap. Lo scorso dicembre, infatti, si è aperta una nuova finestra con l’operazione europea ‘RePower’, con cui è possibile incamerare incentivi per la riqualificazione energetica, ancora una volta, fino al 65% della spesa. Peraltro, in questo caso non sarebbe necessario realizzare un edificio ‘Nzeb’. Insomma, di possibilità ce ne sono molte: ora spetterà ai due enti fare il punto della situazione e capire come muoversi per edificare il volume tra Paese Alto e Ponterotto. Immobile che aumenterebbe l’offerta di alloggi popolari in riviera, dove il contesto si fa sempre più allarmante in fatto di emergenza abitativa. Basti ricordare, in tal senso, che la lista di beneficiari conta oltre 250 nuclei, peraltro in attesa da molto tempo di ricevere un tetto. L’ultima assegnazione, a tal proposito, è avvenuta lo scorso dicembre all’Agraria.
Giuseppe Di Marco