Casina, due milioni da Cardinali Ma Calcinaro: "Somma esigua"

Una proposta a metà strada tra la provocazione e il sogno. Non è un mistero che l’imprenditore Mauro Cardinali ha manifestato il suo interesse per la Casina delle Rose, tanto da essere con tutta probabilità l’autore di una delle due proposte d’acquisto arrivate al comune in risposta al bando di alienazione dell’ex hotel. Oggi Cardinali si spinge oltre, ieri sui social e nelle chat di amici e conoscenti girava un’idea che aveva tutta l’aria di una proposta concreta. "L’obiettivo è anche quello di rivitalizzare il centro storico e nello stesso tempo mantenere la proprietà pubblica della Casina delle Rose" si legge nel testo del messaggio. L’idea è dell’imprenditore Mauro Cardinali che è pronto a mettere sul tavolo i 2 milioni di euro, da prestare al Comune di Fermo a tasso zero per 5 anni, necessari per la ristrutturazione dell’immobile, da destinare poi ad ospitare la sede della Provincia di Fermo e vari uffici istituzionali". Una proposta che nella visione dell’imprenditore vuole essere un modo per far circolare persone nel centro della città: "La sede della Provincia presso la Casina delle Rose assicurerebbe infatti centinaia di presenze quotidiane che si rivelerebbero una ricchezza per tutto il commercio del centro storico in forte crisi di presenze dopo il trasferimento delle scuole. Una proposta coraggiosa sulla quale si potrebbe aprire un confronto coinvolgendo i commercianti e gli operatori del centro. Lo scopo dichiarato di Cardinali è quello di dare un contributo concreto per risollevare le sorti commerciali e di immagine del centro storico fermano in anni in caduta libera in termini di presenze".

Intanto tira dritto il sindaco Paolo Calcinaro, il bando di vendita è sospeso in attesa del parere dell’Agenzia delle Entrate che dovrà valutare la congruità del prezzo a base d’asta, circa 2 milioni, appunto. Appena arrivato, se non ci saranno differenze sostanziali, si potrebbe aprire le due buste con le proposte di Cardinali stesso e di Giampiero Properzi, già proprietario della casetta del custode, sempre al Girfalco. Calcinaro commenta con poche parole: "Intanto si tratta di una cifra, due milioni di euro, che non basterebbe a restaurare nemmeno una minima parte dell’immobile. Ribadisco che la destinazione di quell’area è quella alberghiera, ci servono investimenti importanti, un rilancio complessivo dell’attività. Non capisco nemmeno a chi titolo verrebbero prestati al comune quei soldi, mi sembra più che altro una provocazione che poco ha a che fare con quella che è la realtà della Casina delle Rose".