Caso stadio, Spazzafumo tira dritto

Sui nomi secretati il sindaco tuona: "Aspetto una risposta da Rosati, avanti sulla linea della trasparenza"

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Pugno duro dell’amministrazione comunale sulla vicenda stadio: il sindaco Antonio Spazzafumo conferma la propria linea nonostante l’attacco delle destre, secondo cui la scelta adottata dal vicesegretario Antonio Rosati, che della relazione finale ha oscurato alcuni nomi, sarebbe stata sposata in pieno dal nuovo segretario generale, Stefano Zanieri. La vicenda, però, si rivela più complessa di quanto possa sembrare a prima vista. Ma andiamo con ordine. A seguito della mozione, presentata dalla consigliera Luciana Barlocci, che ha disposto la desecretazione integrale della relazione prodotta dalla commissione d’indagine, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno presentato richiesta di accesso ad una serie di documenti: la relazione senza omissis, la registrazione del consiglio comunale di agosto, in cui quest’ultima veniva discussa, i verbali della commissione e ogni altro atto collegato alla vicenda. A detta dei coordinatori, Zanieri avrebbe negato l’accesso ai suddetti atti: da ciò le destre desumono che il segretario abbia sposato in tutto e per tutto la linea del suo vice. Il punto però è che, chiedendo la registrazione del consiglio di agosto, i coordinatori hanno presentato istanza per un documento audiovisivo che è stato secretato in base all’articolo 94 del regolamento comunale, che elenca i casi in cui le discussioni in emiciclo possono essere oscurate. La relazione, inoltre, è stata già oggetto di desecretazione, ma con omissis, e su questo punto il sindaco Spazzafumo ha chiesto formalmente spiegazioni al vicesegretario Rosati. Il diniego di Zanieri, quindi, potrebbe avere un altro motivo: il segretario infatti potrebbe essere in attesa di sviluppi nei rapporti intercorrenti fra sindaco, maggioranza, e vicesegretario.

Tutte questioni che verranno poste direttamente a Zanieri lunedì prossimo. La destra, comunque, ha già dato la propria lettura all’accaduto: La risposta "conferma esattamente quanto venne riportato nel parere dell’allora segretario comunale facente funzioni Antonio Rosati al quale, dopo la lettera di scuse al presidente della municipalità di Scampia, chissà che non arrivino nuove scuse ufficiali del sindaco Spazzafumo che si rivolse allo stesso con uno sconcertante tono accusatorio che non rendeva giustizia al comportamento tenuto dal dirigente che fu ligio alle regole in materia di tutela della riservatezza". "Non farò le mie scuse proprio a nessuno – tuona il primo cittadino – Né sarà tenuta a farle la consigliera Barlocci. Attendiamo che Rosati ci dia la sua risposta. Questo è solo l’ennesimo tentativo, perpetrato da certa minoranza, di mischiare le carte in tavola per confondere i cittadini. Noi abbiamo posto una questione di trasparenza, pertanto confermo senza esitazioni la linea adottata con il resto della maggioranza".

Giuseppe Di Marco