Ascoli, 26 aprile 2025 – Lo aveva preannunciato nel pomeriggio del 25 aprile, invitando la cittadinanza ad unirsi a lui per sostenere fisicamente l’imprenditrice ascolana, Lorenza Roiati, identificata per aver esposto uno striscione antifascista. E così, nel pomeriggio di oggi, l’eurodeputato del Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, Matteo Ricci, si è presentato fuori dal negozio ‘L’Assalto ai forni’, in piazza Arringo, al fianco della scritta ‘25 Aprile, buono come il pane bello come l’antifascismo’.

“Grazie a tutti per essere qua – ha commentato –, per aver accolto questo appello e soprattutto grazie a Lorenza, perché con il gesto semplice di ieri ha risvegliato migliaia e migliaia di coscienze sul valore del 25 aprile, sui valori della resistenza sui quali è posata la Repubblica italiana, la libertà, l’uguaglianza, la democrazia. Senza il sacrificio dei nostri partigiani, senza il sacrificio dei militari alleati, senza il sacrificio delle forze dell’ordine e dei militari italiani che decisero di stare dalla parte della libertà, oggi quei valori non ci sarebbero e noi non avremmo avuto 80 anni di libertà, di democrazia, di progresso e di pace”.
Il ricordo, nel giorno del suo funerale, va anche a Papa Francesco: “Salutiamo – ha detto Ricci – il Santo Padre Papa Francesco, per il quale oggi (ieri ndr) si sono svolti i funerali. Un Papa che ha posto al centro del suo pontificato la pace e la giustizia come elementi fondamentali”. Poi, la condanna del gesto e la critica verso la maggioranza di governo: “L’ identificazione vergognosa che è stata fatta di conseguenza nei confronti di Lorenza non avviene a caso, è il frutto di un clima e di una direttiva provocatoria che è stata fatta in vista del 25 aprile. Chiedere di festeggiare il 25 aprile con sobrietà significa non aver mai partecipato a un 25 aprile, non aver mai celebrato le nostre vittime, i partigiani, gli alleati, le famiglie che sono morte durante la guerra”.
La sua condanna, precisa, non è contro gli agenti: “Non è colpa di coloro che hanno fatto il controllo ma di coloro che hanno deciso questa direttiva indecente”. E davanti ai sostenitori e ai cittadini Ricci conclude: “Questa è la nostra vicinanza alla testimonianza di Lorenza, al suo coraggio, a questa bella attività. Già aprire un’attività è di per sé un atto di coraggio e aver dedicato questo pane alla resistenza è la dimostrazione che sui valori della Resistenza dobbiamo continuare a combattere. Proprio in questo momento storico nel quale viene messa in discussione la democrazia noi dobbiamo rilanciare i valori della resistenza per il futuro. E quindi viva la Resistenza, viva l’Italia e viva Lorenza!”.