MATTEO PORFIRI
Cronaca

Castelli, il piano ricostruzione: "Flat tax per attirare i pensionati. Così nasce la nuova Arquata"

Il commissario è stato appena confermato nel suo incarico: "Partito il cantiere a Tufo. Attualmente ancora 217 persone nelle casette, vogliamo ridurre questo numero ulteriormente". .

Il commissario è stato appena confermato nel suo incarico: "Partito il cantiere a Tufo. Attualmente ancora 217 persone nelle casette, vogliamo ridurre questo numero ulteriormente". .

Il commissario è stato appena confermato nel suo incarico: "Partito il cantiere a Tufo. Attualmente ancora 217 persone nelle casette, vogliamo ridurre questo numero ulteriormente". .

"Il 2025 sarà l’anno della ricostruzione". E’ la promessa del commissario Guido Castelli, appena riconfermato dal Governo a due anni dal primo incarico.

Senatore, come ha accolto questa notizia?

"Ringrazio il Governo e la premier Meloni in particolare. Sono stati due anni di grande impegno, con tutti i soggetti coinvolti, le quattro Regioni, i 138 Comuni, in quel modello di governance che ha mostrato efficienza e prodotto efficacia. Una fiducia rinnovata, a fronte dei risultati ottenuti e di quel cambio di passo che è stato riconosciuto in tutte le aree del cratere. C’è ancora molto da fare. La continuità deve aiutarci a proseguire speditamente, sia sul versante della ricostruzione privata, sia su quello della ricostruzione pubblica".

A otto anni dal terremoto, a che punto è la ricostruzione nel Piceno?

"Il cambio di passo è chiaro anche qui. Sono stati chiusi 1.792 cantieri, 1.214 sono in corso. Sono stati liquidati 974 milioni di euro per l’avanzamento della privata. Sul fronte pubblica abbiamo oltre 200 opere per 385 milioni di euro. Tra questi interventi importantissime le scuole: a breve partiranno i lavori della scuola Malaspina ad Ascoli. Sempre nel capoluogo procedono i lavori di adeguamento sismico della scuola Tofare e proseguono quelli nella scuola Don Giussani a Monticelli. È partita la progettazione di tre scuole e di una palestra scolastica a Castel di Lama, la realizzazione di un laboratorio didattico all’istituto Ulpiani e ci sarà un intervento anche nella palestra della scuola ‘Giovanni XXIII’ a Spinetoli".

In questo 2025 quali saranno i principali progetti che verranno messi in campo?

"Puntiamo a consolidare i risultati e ad accelerare la ricostruzione dei centri storici. Quella di Arquata resta un unicum di cui ci stiamo occupando con grande impegno: è partita la ricostruzione unitaria della frazione di Tufo, che presto vedrà l’inaugurazione anche della caserma dei carabinieri e la partenza dei lavori del municipio. Nelle prossime settimane partirà anche la più grande gara d’appalto della ricostruzione pubblica, 71 milioni di euro per la stabilizzazione del colle e ricostruzione del centro storico. Sempre ad Arquata nascerà anche un data center per l’intelligenza artificiale e la sicurezza dei dati. Tra gli interventi di rilievo voglio ricordare anche la Curva Sud dello stadio Del Duca e la cabinovia che collega San Giacomo a Monti Piselli, per cui sono stati investiti 12 milioni di euro ed è stato presentato il progetto preliminare. Ci sono poi i progetti di ampio respiro, come il programma Next Appennino con cui nel Piceno sosteniamo 280 iniziative imprenditoriali per 75 milioni milioni di euro. E infine la Flat Tax al 7% per i pensionati che attualmente risiedono all’estero, e che, se vengono a vivere nei Comuni del cratere, godranno di un significativo vantaggio fiscale".

Quante sono, nel Piceno, le famiglie che devono ancora rientrare nelle proprie abitazioni?

"Ci sono 1.230 soggetti che beneficiano del contributo di autonoma sistemazione: rispetto al 2023 sono quasi 400 famiglie in più rientrate finalmente nelle loro case. Altre 217 usufruiscono delle Sae. Il nostro intento è ridurre ulteriormente quest’ultimo dato".

Ha qualche rammarico per i due anni precedenti? C’è qualcosa che avrebbe voluto ma che non è riuscito a fare?

"Si può sempre fare di più, anche quando si ha la coscienza che si è fatto tutto il possibile. Lo snellimento e l’ottimizzazione dell’iter amministrativo che abbiamo compiuto nel corso dei primi due anni alla guida della Struttura commissariale ha consentito quella velocizzazione degli interventi che, nel 2024, ha portato al cambio di passo nella ricostruzione. Grazie allo sforzo profuso fino a ora, il 2025 potrà e dovrà essere l’anno dei cantieri pubblici e dei borghi più devastati, nel corso del quale i lavori nel cratere si moltiplicheranno. Sono oltre 20 mila i cantieri di ricostruzione privata autorizzati, di cui oltre 11 mila già completati".

Qual è il suo augurio, per questo 2025, alle persone terremotate?

"Il mio è un impegno, non solo un augurio. Devo e voglio accentuare ulteriormente l’impegno di ripristinare le migliori condizioni di vita in questo territorio ferito. Dopo i tentennamenti nella fase successiva al sisma, negli ultimi due anni la situazione è sicuramente migliorata. Solo se saremo tutti insieme potremo superare le difficoltà".

Matteo Porfiri